Libero

Come un motivo di Prince … Le sensazioni del sommelier… Era il 1986 quando Prince cantava: “U don’t have 2 be rich to be my girl, U don’t have to be cool 2 rule my world, Ain’t no particolar sign i’m more compatible with, I just want your extra time and your…Kiss” e io qualche anno dopo bevevo con presa di coscienza il mio primo prosecco! Quasi un bacio a fior di labbra, con un’anima rock e un’armonia pop. Mi direte che c’entra con un vino antico? Sì il Prosecco è così. Che spettacolo vederlo nel calice mobile e dorato che esplode determinato, fumé e minerale con quella sua tipica personalità e raffinatezza, che ti mette di buon umore. E poi quella freschezza di fiori di pesco, tiglio e mandorla tostata, bevuto alla giusta temperatura mi manda fuori di testa. Quando mi chiedono: cosa non manca mai nel tuo frigo? Rispondo sempre: limoni, capperi, filetti di acciughe, olive nere piccanti, Coca Zero (il miglior digestivo in commercio) e una bottiglia fresca di Prosecco. Che a dire il vero è diventato un po’ troppo sinonimo di aperitivo: in realtà il Prosecco, soprattutto quelli più secchi, per non dire del nobilissimo Cartizze è un uno sparkling da tutto pasto. L’occasione per degustarlo c’è sempre e se non c’è la creo.