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Gli italiani a tavola sono “politeisti”… Secondo il Censis, le famiglie italiane a tavola sono “politeiste”: acquistano prodotti che uniscono il surgelato ed il farmer market, il bio ed il piatto pronto. Non un caos alimentare, ma la ricerca del miglior compromesso tra il prezzo e la qualità, con i prodotti industriali più sicuri ed un interesse crescente per quelli “green”.

Bibenda, nascono le Gallerie in franchising… Nasce “Bibenda Galleria del Vino”, un marchio in franchising (di scena a “RomExpo Franchising”, 21-22 maggio a Roma) con la garanzia della rivista dei sommelier Ais, non solo di commercio, ma di comunicazione e diffusione della cultura del buon bere, per tutti quei locali ed enoteche che fanno del vino un momento, appunto, di cultura.

I super ricchi scelgono l’enogastronomia… Secondo un’indagine 2011 di Expo Luxe, sono oltre 250.000 i “super ricchi” in Italia (con un patrimonio superiore ad 1 milione di euro). Nel loro portafoglio, l’enogastronomia ha un posto d’onore: rappresenta l’8% dei “passion investment”, una quota di assoluto rilievo che riguarda soprattutto i prodotti di alta gamma.

In 55 su cento dicono no agli Ogm… Se Confagricoltura appoggia ricerca e uso degli Ogm (tanto che il presidente Guidi dice di averne mangiati e stare bene) per un’Italia che importa tanto cibo dall’estero, per Coldiretti sono pericolosi per salute ed ambiente, nemici del made in Italy a tavola e sconvenienti economicamente per gli agricoltori. Gli italiani? Il 55% dice no.

Alcolici, siamo un esempio di consumo responsabile… E’ l’Italia l’esempio da seguire nel consumo moderato di alcolici. Lo dice un’indagine Ispo per Federvini: il binge drinking coinvolge “solo” il 6%, quasi tutti giovani, di popolazione, sul 17% del Regno Unito e il 20% della Germania. E a 24-25 anni questa modalità di consumo quasi sparisce, mentre rimane diffusissima nel Nord Europa.

“Resuscita” la birra preferita da Washington… Grande amante di birre scure, George Washington, primo presidente degli Stati Uniti, ne annotava le ricette sul suo taccuino da militare per poi produrle da solo. 250 anni dopo la New York Public Library, che conserva il manoscritto originale, festeggia i suoi 100 anni (23 maggio) con la birra realizzata secondo l’antica ricetta.

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