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Libero

Con la “Mangialonga” a La Morra si torna in Langa tra castelli e vigne del grande Barolo … Si torna in Langa tra castelli aristocratici e valli conchiuse, tra colli arrotondati e improvvisi sussulti del paesaggio, alla ricerca della più pura ruralità del Piemonte in un itinerario che sembra una sorta di mappa dell’eccellenza di Bacco. Si va tra Castiglione Falletto, Grinzane Cavour (dove ha sede l’enoteca Regionale del Piemonte ed è imperdibile per chiunque abbia la passione del vino), Serralunga d’Alba, Barolo medesima alla ricerca di un’eleganza del gusto che si declina con paesaggi aulenti. Ci sono le vigne appena vendemmiate sui bricchi solatii che ancora profumano di uva fresca, ci sono le cantine storiche che sembrano presidi di una civiltà immutabile che si perpetua - pur innovando in vigna e in cantina - nella difficile e inebriante incombenza di comporre la poesia della terra, per dirla con Mario Soldati, con l’inconfondibile timbro austero del Barolo. Ci sono le enoteche e le piccole osterie o i relais da duemila euro a notte dove i cuochi di maggior caratura si danno da fare per tradurre nel piatto l’anima di questa terra. Un viaggio in Langa è un continuo misurarsi con una doppia anima: aristocratica e popolare. E del resto il Barolo fu prima di diventare una delle massime espressioni della nostra enologia vino di popolo, dacché gli aristocratici preferivano il Dolcetto e chi amava il vino di Piemonte conosceva la Barbera e qualcuno dava il primato al Grignolino così fresco, acidulo e beverino. Ma non si può percorrere queste terre senza rimirare la teoria continua di architetture nobiliari che custodiscono la storia di questa terra di mezzo - che tale era la Langa - tra la Torino europea e quel mare che si muove anche di notte e non sta fermo mai ed è oltre il Turchino. È davvero una landa da “luna e falò” ed è popolata e popolana per leggende e riti rurali. A questi si partecipa in un appuntamento che scatta tra una settimana e disvela l’anima meno artefatta della Langa. È la “Mangialonga” che si fa a La Morra quasi a festeggiare il rito della vendemmia. Appuntamento dunque il 28 agosto di buon mattino qui a La Morra per fare questa camminata tra vino e sapori che proprio quest’anno compie il quarto di secolo di vita. La Mangialonga (info allo 0173/500344, prenotazioni sul sito www.mangialonga.it dove è possibile anche effettuare il pagamento on line) è una passeggiata enogastronomica non competitiva, che si snoda per quattro chilometri tra i sentieri della Langa del Barolo, offrendo l’imperdibile opportunità di gustare piatti tipici piemontesi accompagnati da bicchieri di ottimo vino (piemontese naturalmente ma anche svizzero, dal distretto vinicolo di Visperterminen visto che questi cantinieri sono ospiti tradizionali della camminata del gusto), inerpicandosi, con passo lento come s’addice a questo paesaggio, tra i vigneti. Il percorso è scandito da tappe di degustazione. Ogni partecipante porta al collo il proprio bicchiere e ad ogni tappa può assaporare il vino dei diversi produttori di La Morra. Slogan della manifestazione è “cammina nel verde, cammina nel vino”, proprio perché l’intento dell’iniziativa è valorizzare i vini e le specialità gastronomiche locali, gustandoli direttamente nei luoghi di produzione, tra le famose vigne di Dolcetto, Barbera e Nebbiolo da Barolo. L’evento, organizzato dalla Compagnia dei Vignaioli di La Morra, è sostenuto da Cantina Comunale, Comune e Pro Loco di La Morra, Eventi & Turismo La Morra, Regione Piemonte, Banca d’Alba. La partenza è prevista da Piazza Castello ogni 15 minuti a partire dalle 12.00 fino alle 14.00, secondo l’ordine di prenotazione. Ricchissimo il menù. Si parte con gli aperitivi, poi alla prima tappa si degustano salumi e lardo con il Dolcetto, alla seconda tabarin al sugo di carne in compagnia di Barbera, Langhe Rosso e Nebbiolo, alla terza tappa s’incontrano i bocconcini di vitello Mangialonga: carne certificata piemontese del macellaio Alessandro Garello, con polenta del mulino a pietra di Renzo Sobrio e Barolo docg dei produttori di La Morra. Alla quarta stazione ecco la selezione di formaggi delle vallate cuneesi con Barolo docg dei produttori di La Morra per chiudere in dolcezza all’arrivo con la pasticceria di Giovanni Cogno in abbinamento con il Moscato d’Asti Docg. I prezzi per questa Mangaialonga sono di 40 euro per gli adulti e venti per i ragazzi (i bambini mangiano e camminano gratis). L’intero percorso si percorre in quattro ore buone ma volendo ci si possono concedere anche pause più lunghe. Perché lungo l’itinerario è possibile visitare anche cantine e aziende agricole per pigliare confidenza con lo spirito di Langa.

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