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Libero

Sapori di montagna per dimenticare il caldo … Gusto e storia in Valtellina, sulla Sila il ricordo della transumanza … Le folate africane di questa fine d’agosto consigliano di abbandonare le spiagge assolato per cominciare a respirare atmosfere di fine estate. S’approssima la stagione dei sapori d’alta quota e il calendario s’infittisce di appuntamenti gastronomici che propongono l’incontro con alcuni dei prodotti più raffinati ed esclusivi della nostra agricoltura di montagna. È il caso del Bitto che viene proposto questa domenica, 28 agosto, a Gerola Alta, in provincia di Sondrio, presso il centro nazionale del Bitto. Si comincia alla dieci del mattino con una conferenza sul tema: “I celti sulle Orobie” di Elena Percivaldi (giornalista, storica e scrittrice) e Cristiano Brandolini (artista e archeologo). Segue la visita al cosiddetto Santuario del Bitto (la casera di stagionatura, ma non solo, dove invecchiano forme di Bitto storico sino a 15 anni di età). E poi il Bitto sventa protagonista della tavola con un menù a tema (costo 20 euro) con polenta taragna autentica preparata con Bitto storico di più anni, degustazione di mortadella nostrana e altri salumi artigianali, degustazione di diverse annate di Bitto storico, mascherpa (ricotta grassa derivata dalla produzione del Bitto storico con ulteriore aggiunta al siero di latte di capra) strachitunt (per gemellaggio transorobico). Supplemento in base ai vini scelti (valtellinesi di tutto rispetto di varie cantine comprese le nuove piccole). Nel pomeriggio a Pescegallo si raggiungono i pascoli dove si svolgerà prima della mungitura la rievocazione della transumanza dei guerrieripastori celti con costumi, armi, arnesi ricostruiti con rigore filologico dal gruppo Rievoca sulla base dei dati archeologici. L’evento terminerà con la mungitura. Dal Bitto della Vatellina ci si sposta giù nella Sila dove è in programma sulle splendide montagne calabresi fino al 4 settembre “Transumanze Sila Festival”, la manifestazione che si svolge tra Camigliatello e Lorica è giunta alla seconda edizione e radica la sua presenza annuale sul territorio, per diffondere la conoscenza delle bellezze ambientali a contatto ravvicinato con la natura; per evidenziare le risorse tipiche, le attività produttive e sportive del comprensorio e sono in programma approfondimenti con sessioni scientifiche. Ovviamente protagonisti sono i gioielli enogastronomici di questo paradiso di natura oltre ai riti e ai piatti della transumanza che vengono rievocati e serviti durante il festival. Ed eguali suggestioni di alta quota si avranno a partire dal 4 settembre con la 35ª edizione della Festa della Montagna nello splendido scenario delle vali del Natisone a Savogna in Friuli. Anche qui grandi formaggi, dal Montasio al Formadi Frant, e i vini del Collio, i grandi bianchi friulani, come protagonisti del gusto in un programma che prevede gare ciclistiche passeggiate escursioni e una conferenza sul ruolo della montagna friulana. La manifestazione si snoda tra Savogna, Monte Matajur, Vernassio il Rifugio Pelizzo e Ponte San Quirino a San Pietro al Natisone.

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