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Libero

Un boccale al profumo di vino Il profeta della bionda Teo Musso lancia la birra affinata in barrique ... C’è un piccolo comune, nelle Langhe piemontesi, dove un ragazzo pieno di sogni e determinazione fondava nel 1995 uno dei primi microbirrifici italiani. Quel ragazzo si chiama Teo Musso, e oggi è diventato un punto di riferimento nella produzione birraria italiana ed internazionale. Quel microbirrificio si chiama Baladin, ormai sinonimo e garanzia di eccellenza e creatività nel gusto della birra. E quel paese, infine, si chiama Piozzo; e si trova in provincia di Cuneo. Proprio a Piozzo, il 16 settembre scorso, è stato presentato un nuovo progetto che si impone come novità assoluta ed originale nella produzione al luppolo. Nasce infatti la cantina Baladin: un posto magico ed evocativo, dove giacciono barriques dei più grandi produttori di bianchi e rossi italiani, che adesso ospitano nelle loro pance, pregne di odori, sapori e storie di vino, due nuove birre di casa Baladin: Terre, affinata in barriques di grandi rossi, e Lune, ispirata invece ai bianchi. Teo Musso spiega così l’idea di questa nuova produzione: "Ho voluto rendere omaggio all’uva e al vino. Mio padre è un contadino che viveva delle sue vigne e quando mi sono messo a produrre birra mi ha guardato un po’ stranito. L’idea, ora, è quella di far sposare la storia e la suggestione del vino alla freschezza e alla giovinezza della birra”. E inoltre “Terre e Lune sono due birre affinate all’interno di botti che in passato hanno ospitato, nutrito e vissuto grandi vini rossi e bianchi, dei quali si sono impregnate conservando nelle proprie fibre la loro memoria. Si tratta di un progetto nato e sviluppato in sinergia con grandi produttori di vino”. Questa lista è una sorta di Gotha del vino: Ferrari Venica, Antinori Contini,Donnafugata, Cantine del Notaio, Fazi Battaglia, Monterossa, Conti di Buscareto, Marchesi di Barolo, Felluga, Fontanafredda, Cottanera, Nardi, Di Majo, Liveli, Valle Reale, Muratori, Caprai, Palari, La Scolca, Massa, Borgogno, persino Sassicaia. Il risultato è sorprendente. E allora via con gli abbinamenti, perché una birra così “studiata”, che condensa la sintesi di ingredienti così apparentemente lontani, non può che congiungere la facile bevuta alla libertà di abbinamento: che si tratti di carni, pesce o formaggi, ad ogni sapore la sua scelta, bionda o rossa che sia.

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