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Per gli Usa l’Italia è un modello ... Confraternite golose a difesa della tradizione Niente trame antigovernative, nulla da nascondere e un obiettivo cristallino, difendere le antiche tradizioni enogastronomiche italiane: sono le Confraternite legate ai prodotti del Belpaese, più goliardiche che serie, ma che stanno ormai diventando una vera mania. Un esempio? Quella dell’Amarone che vanta ben 7.180 fan su Facebook. Per gli Stati Uniti, primo mercato dei nostri vini, l’Italia resta un modello da seguire, soprattutto quando si parla di cultura enologica e dello stretto legame tra vino e territorio. Legame che passa anche da quelle pratiche virtuose messe in atto dalle cantine per essere sempre più alleate dell’ambiente, a vantaggio della qualità e della competitività del proprio territorio. Azioni che sono già realtà a Montefalco, dove il 9 ottobre, per la visita ufficiale in Italia, al Ministero delle Politiche Agricole e in alcune delle cantine più importanti del Belpaese (da Antinori a Ricasoli, da Frescobaldi alla Castello Banfi, per citarne alcune), hanno fatto tappa i Senatori Noreen Evans, presidente della Commissione Vino dello Stato della California, e Mark DeSaulnier, presidente del Comitato Trasporti ed Edilizia della California, da Caprai, la cantina che ha lanciato il Sagrantino nel mondo, per conoscere da vicino “Montefalco 2015: The New Green Revolution”, progetto che coinvolge le aziende leader del terroir con l’obiettivo della definizione di un protocollo viticolo di autodiagnosi per monitorare qualità e impatto delle operazioni aziendali, in modo oggettivo, rigoroso e misurabile.