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Un vitigno antico. L’Erbaluce di Caluso brinda alla corte canavese ... Un weekend di vino - da Ivrea a Masino - con “Erbaluce, La Favola di Un Vino”, organizzato dal Consorzio per la Tutela e Valorizzazione del Caluso, Carema e Canavese. Oggi e domani le venticinque aziende consorziate produttrici dell’Erbaluce di Caluso si fanno ambasciatrici del territorio e raccontano la loro storia. Si narra che queste terre fossero abitate un tempo da ninfe e dei e che due fra questi, l’Alba e il Sole, fossero innamorati, ma condannati a non potersi incontrare. Fu un eclisse di Luna a concedere loro un fugace incontro dal quale nacque la ninfa Albaluce, ninfa talmente bella da portare l’uomo a donarle ogni cosa pur di riceverne i favori, fino a trasformare in deserto quelle colline. Addolorata Albaluce pianse e dalle sue lacrime spuntarono tralci di vite dall’uva dolce e bianca: era l’Erbaluce. Oggi a Ivrea nella chiesa di San Bernardino si degusta l’Erbaluce di; mentre domani dalle 10 alle 17 nelle Scuderie del Palazzo delle Carrozze, adiacente al Castello di Masino a Caravino, il vino si presenta con la nuova veste di DOCG ottenuta con la scorsa vendemmia. Ospiti d’onore a corte - un set magico quello del castello di proprietà del FAI - i vignaioli del Maconnais, Borgogna del sud (info:www.erbalucecaluso.it). Esperienza sensoriale da arricchire con una visita alla mostra mercato di florovivaismo. Ma non finisce qui. C’è la seconda edizione di “Erbaluce: il vino del nostro territorio, l’aperitivo nella nostra città”, iniziativa di Confagricoltura Torino. Una promozione itinerante tra i bar, i ristoranti, le enoteche e le vinerie del canavese e non solo. Un Erbaluce che scala le vette con “Aperitivo ad alta quota”: dall’8 dicembre all’Epifania si potrà degustare nei locali della Val di Susa e in particolare a Bardonecchia, Sestriere e Sauze d’Oulx.