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Libero

Devoti a Sangiovese ... A Faenza torna “Vini ad arte” che presenta i rossi di Romagna, mentre in Toscana i tre big, Nobile, Chianti e Brunello si degustano nelle anteprime. Vere eccellenze esclusivamente made in Italy ... La disputa è annosa, ma ormai folcloristica. Romagna e Toscana si contendono la primogenitura del Sangiovese e se in tempi andati le invidie transappenniniche (dei romagnoli che hanno sempre declinato questo rosso come un vino di pronta beva a petto dei toscani che partendo dal Chianti ne hanno fato un must mondiale) hanno agitato gli animi dei produttori, oggi sono piuttosto battute, sane, da osteria. Merito dell’aver compreso che al di là di tutto il Sangiovese - il vitigno a bacca rossa più piantato in Italia - in ragione della sua altissima sensibilità al territorio può essere un vino peculiare addirittura di microzone. E il percorso che hanno scelto alcuni produttori romagnoli per elevare il loro Sangiovese da vino quotidiano a bottiglia capace di nobilitare il vitigno e la terra, capace di sfidare il tempo. E non paia una contraddizione aver riunito tutte le Doc di questa terra in un’unica denominazione: “Romagna”. Era infatti indispensabile avere un denominatore comune per poi procedere sulla strada della specificazione quasi da cru, sul modello ad esempio del bordolese. Nascono così associazioni come il Convito di Romagna, otto aziende - Tre Monti, Stefano Ferrucci, Fattoria Zerbina, Poderi Morini, Calonga, Drei Donà - Tenuta La Palazza, San Patrignano e San Valentino - accomunate da un idem sentire qualitativo e produttivo, si dà spazio così alla specificazione di zone particolarmente vocate per il Sangiovese come Predappio, si riesce così a declinare l’articolazione territoriale di cui va trovata presenza nella bottiglia. È una visione che la Toscana ha assunto con le sue grandi Docg, i tre moschettieri del rosso, Nobile di Montepulciano, Chianti Classico e Brunello di Montalcino che tuttavia hanno necessità probabilmente di procedere ad ulteriori affinamenti zonali per rendere ancora più peculiare il rapporto tra vitigno e territorio. Una cosa è certa: febbraio è il mese della devozione a Sangiovese dacché di qua e di là dall’Appennino (e converrà ricordare che per tre secoli gran parte della Romagna fu Romagna toscana sottoposta alla signoria fiorentina e perciò innervata anche da cognizione agricola assai affine a quella dell’Etruria) si tengono le Anteprime di Toscana e Vini ad Arte una manifestazione che domani e dopodomani anima Faenza con i Sangiovese di 35 aziende che si degustano in un contesto di raro fascino: il bellissimo museo delle ceramiche faentino, una sorta di famedio dell’artigianato e dell’arte in forma di terra. Vini ad Arte è oggi nel panorama enologico una delle occasioni di degustazione di maggior pregio per due motivi: il primo che si unisce il vino alla matericità della terra, il secondo che il vino assume qui totalmente la sua funzione di lubrificante dei pensieri e di rappresentante dei valori territoriali. L’invito dunque è di andare al museo della ceramica di Faenza domenica dalle 14 alle 19 (info: 0542/673782) dove Enoteca di Romagna, doc Romagna, Convito di Romagna e Museo della Ceramica officiano il gaio rito della devozione a Sangiovese per scoprire come questo rosso sia galileianamente “un composto di umore e luce”. Gli stessi elementi che danno vita all’arte e che rendono la vite - almeno qui in Romagna - un’arte.


Casetto dei Mandorli Vigna del Generale

Riserva da vigna relativamente vecchia. Il vino nerbo ma soprattutto un’armonica ampiezza di frutto rosso. Tannini dolci (€ 23)

Drei Donà-La Palazza Il Pruno

Riserva di notevole caratura. Sangiovese profondo, intenso, con frutto nero e tannino dolcissimo e vellutato. Persistente (€ 20)

Tre Monti Thea Riserva

Riserva di Sangiovese di intensa eleganza. Ha sentori complessi di frutta e cuoio. Tannino ben levigato. Assolutamente ungo al gusto (€ 18)

Fattoria Zerbina Pietramora

Nasce dai colli faentini questo Sangiovese di buona struttura e di bouquet dalla marasca alla viola. Decisamente intenso il finale (€ 23)

Fattoria Paradiso Vigna delle Lepri

Da Bertinoro un Sangiovese che esprime mirtillo, mora e marasca. Lieve speziatura e tannino equilibrato. Persistente (€ 17)

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