Mike Mainieri & Steps Ahead, Enrico Rava, Roberto Gatto, Javier Girotto: ecco i “big” del jazz che, dall’11 al 22 luglio, sono di scena nella cittadina del Brunello, nel “Jazz & Wine in Montalcino”, uno dei festival più importanti e glamour dell’estate toscana, che ogni anno porta i maggiori artisti del panorama jazz internazionale in una delle capitali enologiche del mondo, grazie ad una griffe come la Castello Banfi, motore dello sviluppo di Montalcino negli ultimi anni, che coniuga in un festival aziendale unico in Italia, due emozionanti esperienze come il vino e la musica.
“Jazz & Wine”, infatti, nasce da un progetto che vede la Castello Banfi (www.banfi.it) collaborare con il Comune di Montalcino e con il Jazz & Image di Roma, un sodalizio che dura da ben dieci anni; la serata inaugurale, l’11 luglio, ripercorrendo le orme di quella del 1997, vede la performance di Marcello Rosa, acclamato trombonista nonché artista versatile, ideatore e conduttore di programmi radiofonici e televisivi. Rosa, spesso definito come un “purista” del jazz si esibirà con il suo quintetto in un concerto dal taglio “classico” all’interno del cortile del medievale Castello Banfi.
Dal 12 luglio, invece, il Festival si sposterà nella Fortezza trecentesca di Montalcino, con il gradito ritorno del Roberto Gatto Quartet. Roberto Gatto, uno dei maggiori musicisti jazz presenti nell’attuale scena italiana e internazionale è famoso per la sua vivace libertà espressiva e per la sua instancabile ricerca di innovativi percorsi sonori; il suo quintetto, di recente costituzione, vede la presenza di giovani musicisti che, tuttavia, non necessitano di presentazioni, due tra tutti Luca Mannutza al piano e Flavio Boltro alla tromba.
Una vera e propria promessa del jazz salirà sul palco il 13 luglio, Jeremy Pelt è considerato il miglior trombettista contemporaneo, acclamatissimo negli States è stato dichiarato “Rising Star” dalla prestigiosa testata Downbeat Magazine. Intrigante la serata del 14 luglio: sul palco un blend musicale di sonorità alquanto diverse, Ionata e gli Amato Hammond Quartet. Nato dall’esigenza, da parte dei due leader, di una sonorità nuova che non si scostasse eccessivamente dal loro stile, questo quartetto vede la collaborazione di quattro tra i più apprezzati talenti del panorama jazzistico nazionale. Amato e Ionata propongono un repertorio originale con una forte radice hardbop, al quale affiancano volentieri l’esecuzione di qualche standard, come nella migliore tradizione.
La prima settimana di Festival si conclude il 15 luglio con un grande “ritorno” a Montalcino: Maurizio Giammarco e i suoi Megatones, il re del sassofono circondato dai suoi cavalieri polistrumentisti affascinati dall’elettronica. Dopo qualche giorno di pausa riprendono alla grande i concerti con una nuova incursione nella location di Castello Banfi: il 18 luglio è la volta dei Biseo-Saint Just Quartet, storico gruppo jazz della capitale.
Si torna in Fortezza il 19 luglio per ascoltare con mistico rapimento un mito vivente di questo genere musicale: Mike Mainieri e gli Steps Ahead, per la prima volta a Montalcino nel loro “30th Anniversary Tour Europe”. Il gruppo nasce, quasi per caso, alla fine degli anni ’70, con una formazione che vede schierati, oltre al tastierista fondatore Mainieri, il batterista Steve Smith, il bassista portoricano Eddie Gomez e il sassofonista Michel Brecker. Prima con Gadd poi con Peter Erskine alla batteria e una serie impressionante di tastieristi, gli Steps diventano in breve tempo i pionieri dell’elettronica nelle sonorità swing venate di rock. Attraversano gli anni ’80 trionfalmente con un successo clamoroso di pubblico e critica. Un progetto reso possibile perchè, fatta eccezione per il leader fondatore, il gruppo ha sempre funzionato in modo aperto e allargato alle varie collaborazioni personali. L’eclettico tastierista, alla continua ricerca di nuovi orizzonti sonori inventa tecniche e strumenti, da più di venti anni ormai e riesce a cogliere le novità che provengono dai mondi musicali limitrofi al jazz per fonderle in una proposta originale.
Vero e proprio tuffo nel caliente mondo dei ritmi argentini, la serata del 20 luglio è un forte richiamo per tutti gli amanti della musica, non solo per i cultori del jazz: dopo ben dieci anni di silenzio grande ritorno del sassofonista argentino Javier Girotto accompagnato dagli Aires Tango. Improvvisazione jazzistica sui classici tratti delle melodie tangueire per un concerto che si preannuncia estremamente caldo.
Il”Jazz & Wine” non sarebbe stato lo stesso senza l’esibizione di un “affezionato” come il grande Enrico Rava, il jazzista italiano più conosciuto e ricercato a livello internazionale, quest’anno sul palco con il progetto New Generation e con il sax alto e il clarinetto di Mauro Negri, il 21 luglio.
La serata di chiusura, il 22 luglio, non poteva che ospitare uno dei più acclamati artisti italiani del panorama internazionale: apostrofato oltralpe come “une bènèdiction” e visto in patria come una vera e propria rivelazione Rosario Giuliani presenterà, insieme al suo Quartetto, il suo ultimo lavoro e successo discografico che in poco tempo ha girato l’Europa: “Anything Else”.
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