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Offerte, scelta e inflazione contenuta: il beverage, bollicine in testa, vola nelle ricerche sul web

Indagine Idealo: bevande analcoliche in crescita nelle intenzioni di acquisto (6%), con Champagne, Prosecco e spumanti (29%) i più cliccati nel 2023
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Il beverage, bollicine in testa, vola nelle ricerche sul web (ph: Pixabay)

Il vino, quello con le bollicine, è la bevanda più ricercata su internet. Si accede al web e si aprono le pagine per informarsi, lavorare, ma anche per acquistare una bevanda (alcolica o analcolica che sia), con un occhio sempre attento a non lasciarsi sfuggire un’offerta magari non presente nel negozio fisico. L’e-commerce nel food & beverage è una realtà sempre più grande e Idealo, il popolare portale sulla comparazione prezzi, ha approfondito se l’interesse online nei confronti del mondo beverage sia cresciuto anche nel 2023 e in quali segmenti di mercato. Se lo scorso anno sul portale italiano il 97% delle intenzioni di acquisto legate al solo mondo beverage era relativo al mondo degli alcolici, e solo il 3% alle bevande analcoliche, quest’anno il comparto ha registrato una crescita importante anche per le bevande non alcoliche, che hanno rappresentato oltre il 6% del totale.
D’altronde il mercato del food & beverage” in Italia è in continua ascesa e vale oltre 200 miliardi di euro, occupando 2 milioni di persone. Seppur la fetta più ampia delle ricerche online in “Mangiare & Bere” resti appannaggio di Champagne, Prosecco e spumanti (29%), anche il caffè (23%) trova il suo pubblico importante. Terzo posto del podio, per i liquori (9%), seguiti da whisky (8%), vini (7%), gin (7%) e rum (5%). Ma, in classifica, compaiono per la prima volta anche energy drink, soft drink e tè, a dimostrazione che l’intero comparto si stia ormai aprendo al mondo e-commerce. Con l’approssimarsi delle festività, crescono ulteriormente le ricerche relative ai superalcolici con un significativo +50% per i gin nella prima settimana di dicembre sull’ultima di novembre, ma dati altrettanto positivi per whisky (+34%), liquori (+21%), Champagne e Prosecco (+14%).
La recente crescita dell’interesse online nei confronti del mondo beverage potrebbe essere anche stata favorita da un tasso di inflazione minore rispetto ad altri settori merceologici. Infatti, ad eccezione delle birre che in media hanno fatto registrare un aumento di costi superiore al 48%, la vodka è costata in media il 7% in meno, rum, liquori e spumanti hanno mantenuto i propri prezzi costanti, mentre succhi di frutta, caffè, gin e whisky hanno segnato aumenti di prezzo tra l’1% e il 4%.
Inoltre i risparmi per chi decide di comprare online sono sempre più consistenti: nell’ultimo anno chi ha acquistato sui canali digitali gli energy drink e i succhi di frutta ha risparmiato fino al 26%, per Prosecco, Champagne e spumanti fino al 24% e per il caffè fino al 16%. L’olio, che inizia ad essere oggetto di comparazione prezzi dato il forte aumento di prezzi a cui è sottoposto, fa storia a sé. Basti pensare che, quest’anno, un litro di olio extravergine d’oliva è arrivato a costare online quasi il 20% in più sull’anno precedente.
“La crescente attenzione verso il settore delle bevande online riflette un interesse in aumento per l’intero comparto beverage in Italia - ha commentato Antonio Pilello, responsabile della comunicazione Idealo per l’Italia - grazie all’inflazione più contenuta, ai risparmi possibili grazie alla comparazione prezzi e ad un’ampia gamma di offerte, il settore sta vivendo una fase di crescita, con trend particolarmente positivi anche per il mercato delle bevande analcoliche”.

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