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Panorama

Quel Merlot degli etrusci … Viaggio nella azienda agricola Poggio Ulivi, nel cuore della Maremma, dove produce anche Sangiovese, Vermentino e bollicine. Una rarità, per la Toscana… L’obiettivo, in un futuro non troppo lontano, è trasferirsi in Toscana in pianta stabile. Per il momento, Laura Mauriello si divide tra la sua operosa Milano, città in cui svolge l’attività di assicuratrice, e Roselle, gioiello etrusco che conta una manciata di abitanti, in provincia di Grosseto, dove, nel 2017, ha inaugurato l’azienda agricola Poggio Ulivi. “Ho realizzato un sogno che avevo da bambina. I miei nonni paterni possedevano un cospicuo numero di ettari nell’avellinese e spesso mi portavano con loro in campagna. È stato amore a prima vista” racconta a Panorama. Una volta acquistato il terreno in Maremma, non ha avuto dubbi su ciò che questo avrebbe dovuto dare: “Ottimo Merlot, perché è il mio vino preferito, oltre a Sangiovese e Vermentino che in Toscana sono marchi di fabbrica” precisa. Così è stato. Tra una polizza e l’altra, Laura ha studiato per diventare lap (Imprenditore agricolo professionale) e, avvalendosi dell'esperienza di Gabriele Gadenz, l’enologo, e Domenico Saraceno, l’agronomo, ha intrapreso il suo viaggio. La produzione, per ora, grazie agli 8 ettari di proprietà e ai 12 in affitto, si attesta attorno alle 25 mila bottiglie, anche se “il desiderio è quello di crescere. Il vino richiede tempo, serietà e dedizione, non ho fretta, un passo per volta” ammette la giovane produttrice. Ecco perché, per esempio, nell’ambizioso progetto di una bollicina toscana (vera rarità), ottenuta da uve Sangiovese, si è rivolta a professionisti della Franciacorta: “Si chiamerà Diciottesimo, in onore dei 18 anni di mia figlia Benedetta. Resterà sui lieviti 36 mesi e sarà un bijoux”. Come del resto lo sono già il Merlot, battezzato Frà Merlot (il figlio maschio si chiama Francesco, ndr), il Sangiovese e il Vermentino. Il primo, vinificato in purezza, ha grande carattere, ottima struttura, capacità di invecchiamento, allure aristocratica e grandi profumi di frutta matura al naso e al palato. Il secondo, dal tannino spiccato, con le sue spigolature è un lasciapassare per piatti a base di carni rosse, salumi speziati e formaggi stagionati. Il terzo, sapido e minerale, è fortemente identitario, dunque espressione del territorio che mette insieme mare e macchia mediterranea. Laura Mauriello, come nella miglior tradizione toscana, produce anche olio, acquistabile (come i vini) sul sito dell'azienda (cantinepoggiouIivi.com). “Oltre alle vigne, ho piantato 800 ulivi. Impossibile non cedere alla tentazione di trasformarle in oro giallo di grande qualità” chiosa.

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