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Panorama / Economy

Idee in caldo, vino al freddo … Per 50 anni a Vicenza ha prodotto flaconi. Poi è stato aperto un laboratorio di creatività. Ed è nato “Wice”, per bere spumanti ghiacciati. Però senza ghiaccio… Quando l’azienda ha qualche decennio sulle spalle, come la Imballaggi materie plastiche (Imp) di Altavilla Vicentina, che dal 1952 produce flaconi, rinnovarsi s’impone. “Siamo nati nel flaconaggio per la cosmetica e l’alimentare” dice a Economy Antonio Ferrari, amministratore delegato di Imp. “Ma un anno fa ho sentito l’esigenza di uscire dalla routine, per motivare i miei collaboratori”.
Così è nata ImProject, un incubatore d’idee accanto all’azienda, dove prendono forma progetti innovativi che si basano su tecnologia, design ed ergonomia. Da questo laboratorio creativo è appena nato “Wice”: un regolatore di temperatura per bottiglie di vino.

Il suo nome, facile e semplice da ricordare, è un acronimo tra wine e ice: “E’ nato” dice Ferrari “grazie all’idea di un ristoratore, che si era lamentato della scomodità del cestello del ghiaccio, ma desiderava anche un oggetto che valorizzasse la bottiglia”.

Wice, secondo Ferrari, sostituirà il poco pratico secchiello del ghiaccio. Si caratterizza per un design essenziale: spessori sottili, finiture opache, forme ergonomiche e diverse combinazioni di colore sono le caratteristiche che ne fanno un oggetto estetico.

Brevettato e lanciato tre mesi fa, ha già venduto 30 mila esemplari. La prima versione è stata prodotta in plastica riciclabile. Sono seguiti altri modelli, più costosi: in acciaio inossidabile, in argento e, per gli amanti del lusso sofisticato, perfino in oro.

“Abbiamo creato una rete di vendita tra i ristoratori, perché lo utilizzino e lo presentino alla clientela” continua Ferrari. “Ora per la versione Silver e Gold stiamo sviluppando una rete alternativa, nel canale delle gioiellerie anche all’estero. E ora una grande azienda d’acque minerali di livello vuole utilizzare Wice come oggetto promozionale”.

Etichetta in vista. Definito dagli specialisti del settore come stabilizzatore termico, Wice non perde di vista la funzionalità. Studiato per servire al meglio le bevande, l’alloggiamento della bottiglia permette di tenere in evidenza l’etichetta.

“Per ora abbiamo investito circa 100 mila euro tra stampi, consulenze e partecipazione alla fiera del lusso” prosegue Ferrari.

“Wice sta ottenendo un buon riscontro, ma non vogliamo legarlo a un marchio in esclusiva, e pensiamo che farà scintille nella stagione calda”.

Dentro ImProject convergono ricercatori interni ed esterni all’azienda: ci lavorano un ingegnere e due periti con il coordinamento di Ferrari, mentre l’Imp ha 190 dipendenti.

L’azienda tra i clienti ha marchi internazionali, come Reekitt Benckiser, Bolton Group, Lever, Henkel e Kraft. “Le multinazionali ci stimolano in continuazione” prosegue Ferrari:
“Hanno un’enorme capacità di spesa e, se trovano un progetto interessante, sono interessati a svilupparlo”.

A metà degli anni Ottanta Imp aveva già raggiunto l’integrazione verticale della produzione, avviando i reparti di fabbricaziorie chimica e confezione di prodotti liquidi per il settore della detergenza. Il fatturato è passato da 34 milioni di euro nel 2006 a 35 milioni l’anno scorso e per quest’anno le previsioni puntano a 37 milioni.

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