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Panorama / Economy

Quando viaggiare è di vino ... Eventi. Il 29 maggio oltre mille produttori apriranno le loro cantine agli appassionati del bere bene. Spingendo così a un turismo di nuova concezione… Più di mille. Tante sono le aziende vitivinicole che il 29 maggio accoglieranno gli enoturisti in occasione della diciannovesima edizione di Cantine aperte. Un evento diventato adulto con oltre 800 mila visitatori lo scorso anno. Non basta più l’assalto dei curiosi, e anche il motto “Vedere quello che si beve ha fatto il suo tempo”. “Il 2011 rappresenta l’anno di svolta per l’attività dell’associazione” spiega la presidente nazionale del Movimento turismo del vino Chiara Lungarotti. “Non a caso abbiamo scelto questo claim per Cantine aperte 2011: Viaggiar si fa divino. Con la volontà di mettere l’accento sul tema del viaggio inteso come arricchimento e cultura”. La cantina non è più solo una meta, per quanto gradevole e stuzzicante, quindi. Dal Friuli alla Sicilia, fioriscono iniziative di ogni genere, organizzate dalle singole aziende come da gruppi di cantine accomunate dalla prossimità territoriale o dal tipo di produzione. L’atlante completo degli appuntamenti, come quello pugliese di Segnavino con la presentazione di libri dedicati all’enogastronomia in 57 cantine, si può consultare sul sito www.movimentoturismovino.it.
La Provincia di Torino rilancia con Cantine reali, e mette a disposizione navette che fanno la spola tra le aziende del Canavese, del Pinerolese e della Collina Torinese. In Friuli, invece, la sera del 28 si va A cena con il vignaiolo. Si cena con il produttore anche nell’azienda Conti Faina (www.contifaina.it) di Fratta Todina (Pg) e si possono visitare i 200 metri di gallerie sotterranee. Porte aperte anche al Marchesato degli Aleramici di Montalcino. “In realtà per noi Cantine aperte dura 365 giorni all’anno” racconta il proprietario Filippo Frediani. “Chi arriva fin qui, nell’angolo più isolato della Val d’Orcia, è motivato e vuole vedere dove e come nasce l’autentico Brunello di Montalcino”. Per questo un bicchiere non si rifiuta mai.


Scelte da intenditori.

Per i rossi. Degustazioni da intenditori con il decanter Gamma di Bormioli. Costa 350 euro.

Al fresco. Secchiello per ghiaccio in acciaio inox di Alessi disegnato da Miriam Mirri. Costa 74 euro.

Bollicine. Per stappare lo champagne sciabola da sommelier di Schoenhuber. Costa 130 euro.

Calice. In robusto cristallo MagicC, Ourania di Walther Crystal costa 9,40 euro.

Wine bar. Temperatura ideale e tappatura sottovuoto con la cantinetta Sowine. Costa 350 euro.

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