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Panorama

L’incrocio - Ricetta per i grandi vini ... Al genio del compianto professor Luigi Manzoni si deve la creazione a Conegliano di una varietà di uve denominata appunto Incrocio Manzoni 6.0.13. Un patrimonio esclusivo della viticoltura italiana che, oltre a fornire prodotti di superiore pregio analitico-sensoriale, contribuisce a rendere unico il nostro vino in un mondo prodigo nel produrre gran vini da uve ovunque diffuse. Manzoni raggiunse il suo scopo incrociando il Pinot Bianco, la cui suadenza olfattiva è una levigata pera, e il Riesling Renano con la sua fresca acidità. Il mix è profumo puro. Una versione sopraffina la offre l’azienda Vettori, con il Manzoni Bianco Colli Trevigiani 2002. Nell’Incrocio Manzoni Paladin 2002, l’aroma è così intenso che il frutto, verde, vira all’ananas, giungendo morbido al palato. Ma il campione è il Manzoni Bianco delle Dolomiti di Giuseppe Fanti, autorevole per densità estrattiva e per l’alcolica potenza speziata. (www.sensoline.com.)

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