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Panorama

Storie di vino - Cristina, signora vigna. Gran stile e personalità per il Barolo di Domenico Clerico ... Sorte dolce e al tempo stesso durissima è quella dell’assaggio di vini fatto in pubblico. Può capitare (capita) che l’abbinamento improvviso sia improprio e che il vino pasticci col cibo e il cibo col vino. Avevo dunque davanti in una di queste serate di torrida estate nient’altro che il superbo culatello di Zibello di Massimo Spigaroli da Polesine di Parma. Volevo assaggiare il Barolo di Domenico Clerico, gran langarolo di Monforte d’Alba. Ritte come granatieri, aspettavano l’ora suprema tra bottiglie, originate da tre diversi poderi. Ho strappato la prima, proveniente dal podere di Mosconi e dal nome Percristina. Ho chiesto scusa sia al Barolo che la culatello, che prediligono amanti diversi, e ho proceduto. Al profumo, la prima sorpresa. Quando ho chiesto a Clerico chi fosse questa Cristina che aveva dato il nome al vino, pensavo a chissà quale storia d’amore. Sono stato trafitto dalla sobrietà dei costumi piemontesi. Cristina è una signora vigna, ha cinquantadue anni, ma il profumo di una trentenne di gran classe. Che morbidezza, che stile. perfino il culatello di Spigaroli, abituato al toccare il sedere alla spuma del Lambrusco, era arrossito per l’emozione. Grandissimo Barolo, dunque. Quello che prediligo, con i pantaloni sportivi di gran taglio, con raffinata allegria e senza i complessi per cui quando si metteva in tavola un Barolo tutti si abbottonavano la giacca.
Quanto tempo è passato, dunque, dagli anni in cui il papà di Domenico versava tutto il suo vino alla benemerita cantina sociale terre del Barolo ... Ho assaggiato le altre due bottiglie di Clerico in momenti diversi e con abbinamenti più tradizionali. Il Ciabot Mentin Ginestra ha un approccio più austero e un magnifico retrogusto.
Se Cristina porta i pantaloni sportivi, Ciabot ha certamente la cravatta, ma non arriva all’abito scuro a tre bottoni del terzo Barolo: il Pajana. A parer mio, è questo il prodotto più tradizionale della casa, nato per i brasati e meno disposto ad allegre scommesse. Il mio cuore va tuttavia a Cristina, il vero Barolo del futuro.

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