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Panorama

Storie di vino - Etichetta da campioni. Rossi e bianchi raffinati dell’azienda La Spinetta di Castagnole delle Lanze ... E’ difficile trovare un’azienda che abbia quasi tutti i prodotti a livelli elevatissimi. In questo ristretto medagliere figura La Spinetta di Castagnole delle Lanze, in provincia di Asti. Essa è celebre innanzitutto per il barolo Campé della Spinetta, un campione. Ricordo ancora con nostalgia l’annata 2000 che suggeriva grandi meditazioni (certi Barolo non si limitano ad accompagnare un pasto sontuoso) e l’annata 2001 non è da meno.

Ma negli assaggi di questi giorni sono stati un Barbaresco e una Barbera ad avere fatto breccia nel mio cuore. Il Barbaresco del Vigneto Valeirano 2001 mantiene l’altra gradazione (14,5) del Barolo e associa alla grandissima tradizione di un vitigno raffinato una esemplare bevibilità.
Appena una tacca sotto (ma si tratta davvero di poco) il Barbaresco del Vigneto Gallina 2001, che rientra in maniera esemplare nei canoni classici di questo vino.

La Barbera a me cara è fatta ad Alba, si chiama Gallina e per solidità e piacevolezza gioca nelle prime posizioni della serie A.

I fratelli Rivetti producono anche eccellenti vini bianchi. E’ il caso dello Chardonnay Lidia: se ha un difetto, si tratta di un eccesso, quasi, di signorile discrezione. Altri figli di questo vitigno presentano subito il biglietto da visita. Qui devi andartelo a cercare. Ma, fatta la conoscenza, ti ci affezioni.
Infine il Moscato d’Asti. Non so che cosa abbiate bevuto a Pasqua. Ma la più modesta colomba avrebbe trionfato con un bicchiere del Bricco Quaglia e Biancospino. Il mio debole per il Moscato era pienamente soddisfatto.

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