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Panorama

A caccia delle rarità amate da Allan Poe ... A Verona c’è un’antica azienda, la Montresor, che propone squisitezze per il palato uniche al mondo... Ai ricevimenti dell’ambasciatore canadese in Italia, Alexander Himel far, gli invitati vanno pazzi per gli spaghetti all’ice wine: nell’impasto il grano duro viene mescolato a uve ghiacciare. Si tratta solo di una delle tante specialità dell’antica azienda veronese Montresor.
Altre prelibatezze? Il riso nero di Venere e il gelato al Brodo di giuggiole. E poi la birra artigianale al basilico, il Samaia, ovvero il primo sushi wine italiano, e il panettone Montresor, preparato con uvetta marinata nello champagne per mesi.
Presente in tutto il mondo, la Montresor ha cantine fornite di altrettante rarità: liquori unici come il Calvados del 1955, l’Armagnac del 1963 e l’Elisir di rose di Santa Maria Novella sono stati offerti ai selezionati ospiti romani, assieme al Brodo di giuggiole, liquore poi diventato anche un’espressione popolare.
Le cantine dei Montresor erano già note a metà Ottocento: Edgar Allan Poe, a proposito di un antenato degli attuali proprietari che aveva conosciuto, disse: “Nei suoi occhi scintillava il vino” (informazioni: telefono 095913399, www.vinimontresor.it).

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