02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Panorama

Finti ricchi, istruzioni per l’uso ... È una delle figure più comuni negli anni della dittatura dell’immagine. Perché l’importante è apparire. E pazienza se la suv è a noleggio, il Rolex è finto e il lifting a rate... Sono dappertutto, succhiano i loro modelli dai rotocalchi televisivi e dai giornali di gossip. Hanno la televisione satellitare e possono accedere ai canali che fanno televendite per i ricchi, osservano i modelli automobilistici più in voga e lo stile che indossa il guru del momento. Sono assuefatti alla ricchezza, l’incubo più ossessionante per Charlie Chaplin all’apice del suo successo: “La cosa che più spaventa è che il lusso diventi un’abitudine”. Ma alla fine quell’abitudine riscuote un fascino irresistibile.
La bottiglia prosciuga-bancomat - A gennaio 2007 per la prima volta si è fermata la domanda di prestiti per abitazioni, ma inarrestabile, mese dopo mese, aumenta la richiesta di prestiti e di credito al consumo per tutti gli altri beni; le tabelle che pubblica la Banca d’Italia sono inesorabili (+ 8,4 per cento alla fine del 2006 i prestiti fino a un anno). Ma se non bastano i dati, ecco proliferare minuscole finanziarie che offrono prestiti e mutui per cifre non ingenti, finanziarie che dilagano nelle televisioni commerciali, promosse dai volti più popolari della tv. Microprestiti da 500 a 4 mila euro, destinati all’acquisto di beni voluttuari. “Con 700 euro ti diamo una bottiglia di Krug o di Cristal millesimato” racconta Gianni, sommelier di un’enoteca dei Navigli a Milano. Oppure il Billecart-Salmon, una bottiglia di champagne che nei privé delle discoteche raggiunge cifre da capogiro, roba che si possono permettere in pochi: calciatori, imprenditori, piloti di formula uno. “Chi la ordina è di culto quanto quella bottiglia, ma proprio per questo ogni sabato abbiamo il solito cliente con la carta di credito non funzionante o il bancomat insufficiente. E la causa è sempre quella, la Billecart-Salmon o il Cristal millesimato”.
Vivere al di sopra delle proprie possibilità era uno stile di comportamento nell’Italia anni Ottanta, quella che sembrava trasparire in un paese dove tutti secondo la filmografia di quel periodo erano yuppie, rampanti, ma con le tasche vuote e il conto in rosso. È vero che c’era un’Italia come quella raccontata nei romanzi da Vincenzo Pardini, un Belpaese dagli usi contadini e i paesaggi incontaminati, che risparmiava con giudizio e viveva in austerity...

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su