02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

Panorama

Due rossi nuovi e sorprendenti ... Dal vitigno Morellino, Barbicato e Pellegrone dell’Alberese... Una sera avevo a cena amici molto esigenti in fatto di vini. Ritengono che a casa mia si beva non male e dunque mi aspettavano al varco. Aprimmo con un bianco e li spiazzai con il mitico Trebbiano di Valentini: vino fantastico e difficile. Al momento di servire il rosso fui ancora più perfido: portai in tavola un Morellino di Scansano. Si tratta di un vino di qualità molto spesso media che assai raramente, a parer mio, raggiunge l’eccellenza. Versato questo Morellino, mi divertii molto a guardare la loro faccia.
Assaggiarono il vino, chiesero di guardare l’etichetta, tornarono al vino e mi dissero: “Questo Morellino è straordinario”. Si trattava del Barbicato 2003 dell’azienda regionale agricola Alberese della Maremma Toscana. Il costo in enoteca di 19 euro è sottodimensionato rispetto al valore di un vino dal sapore pieno, autorevole e intrigante.
Di gran lunga il miglior Morellino che abbia mai assaggiato. Allora mi convinsi che Giacomo Tachis, papà di questo vino in collaborazione con l’agronomo Valerio Barbieri, merita l’appellativo di Re Mida del vino. Successivamente assaggiai il fratello minore del Barbicato: si chiama Pellegrone, l’annata era il 2004 e si tratta di un altro Morellino truccato. Nel senso che è difficile anche qui riconoscere un vitigno egregio, certo, ma senza picchi. Il rapporto qualità prezzo (10 euro) è eccellente. Nessuno di questi vini è sulle ultime guide perché, dicono in azienda, sono usciti da poco. Se si pensa che Alberese è un’azienda pubblica, la meraviglia cresce.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Pubblicato su