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Panorama

Passione di petroliere ... Aldo Brachetti Peretti produce un grande rosso. Ma non solo... Pronipote di due papi (Pio VIII e Pio IX ) e magnate italiano del petrolio (sono sue Api e Ip), con villa di famiglia nel cuore del quartiere Pinciano a Roma, il conte Aldo Brachetti Peretti alle grandi manifestazioni enologiche aspetta la pagella. Perché la passione per il vino non è amore, ma malattia. E se al nonno Tebaldo bastava fare del buon vino qualsiasi, il nipote persegue l’eccellenza e s’è affidato perciò alle mani di Giacomo Tachis, che ho chiamato il re Mida del vitigno.
L’azienda Il Pollenza è un altro miracolo di quelle Marche che fino a pochi anni fa erano note soltanto per il Verdicchio. Il Pollenza è il gran rosso che guida la discreta pattuglia della bellissima azienda marchigiana. Assaggiatelo senza fretta: il prezzo importante (circa 60 euro in enoteca) annuncia una sfilata di sorsi aristocratici e poderosi. Il rapporto qualità/prezzo premia altri due rossi della casa: il Cosmino (24 euro) e ancor più il Porpora (12 euro). Il primo è un uvaggio di Cabernet Sauvignon e Merlot con un retrogusto particolarmente nobile; il secondo aggiunge ai due vitigni citati il Sangiovese e vien fuori un vino che nobilita un pasto qualunque e regge abbinamenti importanti.
Più modesto il bianco Brianello (11 euro) che mette insieme Malvasia, Trebbiano, Maceratine e Sauvignon blanc. Di gran lignaggio il vino da dessert (33 euro la piccola bottiglia), che richiama l’avo più illustre, il pontefice Giovanni Mastai Ferretti: qui lo sposalizio tra Traminer aromatico e Sauvignon Blanc è celebrato davvero da un papa.

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