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Panorama

Bianchi di rango con carne e pesce ... Leonildo Pieropan mi richiama al mio amore per i vini bianchi invecchiati. Ricordo d’aver assaggiato nel 2002 un memorabile Soave del Vigneto Calvarino dell’Sg e il suo gemello della Rocca ’88. E ancora, tre anni dopo, un freschissimo Calvarino del ’92. Adesso che nella vicina Mantova si tiene fino al 6 luglio la mostra sull’arte greca La forza del bello, suggerisco agli appassionati del buon bere di percorrere i 47 chilometri che separano Palazzo Te da Soave per visitare un’azienda leader storica dell’area. Troveranno le annate più recenti con notevole soddisfazione. Cominciamo dal Soave di base 2007 (90 per cento Garganega con un io di Trebbiano di Soave): eccellente nella sua categoria, un’aria appena snob per distinguersi da tanti suoi colleghi che non rendono onore al vitigno. Il Soave che a giudicare dal prezzo guida la classifica di casa (La Rocca ’06) festeggia quest’anno i trent’anni di vita ed è fatto con Garganega in purezza. È un vino assai fresco, di rango certamente superiore al Soave di base, più maturo, più autorevole, ma al mio ininfluente palato è apparso una tacca sotto il più economico Calvarino ’06: più intrigante e aristocratico, adatto alle carni bianche oltre che al pesce e assai difficile da allontanare dalla bocca ormai viziata.
Due i vini dolci di Pieropan. Splendido il Passito della Rocca 2003: è bastato un sorso a entusiasmarmi. Merita in pieno i 23 euro della vendita al pubblico in azienda. Un filo sotto il Recioto di Soave Le Colombare 2004: più romantico, ma in questo campo esiste di meglio.

info@pieropan.it

Soave classico euro 8

Calvarino euro 12

La Rocca euro 16

Le Colombare euro 19

Passito della Rocca euro 23

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