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Panorama

Indovina cosa c’è nel tuo piatto ... ...Quanto al vino, nel 1999 Bruxelles propose di aprire le porte del mercato vinicolo europeo ai mosti dei paesi extra Ue, per permettere di vinificarli o miscelarli con quelli prodotti nell’Ue. Dopo lungo scontro l’ipotesi sfumò e ancora oggi questa pratica rimane vietata. Ma non sempre è andata così.
Nel 2006, Bruxelles ha autorizzato l’invecchiamento artificiale del vino con trucioli di legno invece delle tradizionali botti di rovere. E perfino l’Italia ci mise uno zampino perché l’industria dell’imbottigliatura assecondava la novità. L’Italia mantiene il divieto per i vini a denominazione di origine ma la pratica è molto diffusa nei vini da tavola, per lo più rossi. E senza dirlo in etichetta. Battaglia persa anche per lo zuccheraggio. Nel 2007 l’Italia alla testa di tutti i paesi del Sud, compresa la Provenza, fece di tutto per far eliminare il metodo, tuttora lecito, di aumentare la gradazione alcolica dell’uva con il saccarosio. Invano. I produttori dell’Europa continentale, come la Germania e la stessa Francia (che usa lo zucchero nella zona dello champagne), hanno avuto la meglio. E il paradosso è che, dal 2013, rischiano di scomparire anche i finanziamenti finora concessi dall’Ue a chi usa solo mosti, più costosi...

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