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Panorama

Sindaco proibizionista? Sì, se salvo i ragazzi ... Il 15 settembre a Milano scatta La fase 2 detta politica no alcol ai minori. Cartellonistica nelle strade, opuscoli nelle farmacie, manifesti affissi sulle vetrine degli aderentì all’Unione del commercio per dire che bere fa male e che chi vende (e consuma) bevande alcoliche verrà multato. Intanto ecco un primo bilancio stilato dal sindaco Letizia Moratti. Sindaco, quali comuni l’hanno chiamata dopo la sua ordinanza?

“Sono stati tanti, grandi e piccoli, e non solo del Nord. Perché, come quello della droga, il problema dell’abuso di alcol non riguarda soltanto le grandi città.”

Quale è stato il riscontro che le ha fatto più piacere?

“La telefonata della mamma delta prima ragazzina che abbiano multato. Quando è stata portata al Pronto soccorso era a un passo dal coma etilico e aveva con sé una bottiglia di vodka che per fortuna non aveva bevuto.”

Perché la madre l’ha ringraziata?

“Era da parecchio che sospettava che la ragazza si “sballasse” di alcol, ma non ne aveva la certezza. E la figlia negava. Quando L’abbiamo chiamata, la mamma si è resa conto che avevano letteralmente salvato la vita alla figlia.”

E sul versante politico?

“Il fatto che il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi abbia apprezzato l’ordinanza mi ha fatto molto piacere.”
Ma non dovrebbe esserci una politica nazionale?
“Questa ordinanza nasce dai poteri che, attraverso il decreto Maroni, i sindaci hanno in materia di sicurezza. Non c’è da meravigliarsi se le amministrazioni adottano provvedimenti che possono anche essere diversi gli uni dagli altri, a seconda delle criticità e specificità del territorio. Ricordiamo comunque che il Codice penale vieta la vendita di alcol ai minori: insomma non è che sia proprio inesistente una legislazione nazionale in materia.”

Lei perché ha deciso di intervenire?

“Perché per noi, a Milano, questo è un problema, visto che il 34 per cento dei ragazzi di 11 anni ha già abusato di alcol.”

Verrà fatto altrettanto in tutta la Lombardia?

Con il presidente Roberto Formigoni di questo non ho parlato, mentre ho parlato ovviamente con l’assessore competente che t’ha valutata molto positivamente. Mentre il presidente Guido Podestà ha invitato tutti i comuni della Provincia ad adottare la stessa ordinanza.”

Il bilancio, a fine agosto, è di 17 multe.

In questo caso i numeri non contano. E, voglio che sia molto chiaro, non può esserci solo la politica delle ordinanze. Noi siamo impegnati a lavorare moltissimo sul territorio con le famiglie e con le associazioni che si occupano del disagio giovanile. Questo è altrettanto importante.”

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