Panorama

Sassicaia ‘85, non lasciatevi ubriacare dai saldi ... Truffe per milioni di euro. Attenzione a chi vi propone a 2 mila euro una bottiglia di Romanée-Conti della celebre annata 1978 (prezzo sul mercato intorno ai 20 mila). Le probabilità che sia un falso sono altissime. La prospettiva dell’affare può far prendere grosse cantonate ai neofìti, ma perfino ai maggiori esperti. È famoso il caso del Lafite Rothschild 1787 segnato Jefferson battuto all’asta da Christie’s per 156 mila dollari, la cui autenticità è oggetto di un pesante contenzioso. Ma soprattutto i vini recenti di grande risonanza internazionale sono vittime di truffe per parecchi milioni di euro ogni anno. Clamorosa quella delle 600 bottiglie di Pétrus ’82 vendute tre anni fa per 1,2 milioni di euro da un’enoteca di New York e risultate false. “Esistono anche falsari improvvisati” puntualizza Christian Roger “che mettono in giro bottiglie inesistenti, come il Romanée-Conti 1949, annata in cui il domaine non ha prodotto vino. E c’è troppo Sassicaia ’85, preso di mira perché è il vino italiano più costoso”. Se falsificare una bottiglia vecchissima è difficile, per le più recenti è più semplice. Possono essere rabboccate con altro vino o mettendo un vino qualsiasi in una bottiglia autentica e sostituendo la capsula, o falsificando l’etichetta. Come difendersi? I produttori hanno adottato sistemi d’imbottigliamento difficili da copiare, come incisioni sulle bottiglie o la numerazione con il laser. I tappi sono stampati con tecnologie più complesse; nell’etichetta può essere inserito un microchip. Il modo più sicuro è comprare alla cantina d’origine o da negozianti di fiducia, anche se il prezzo sarà un po’ più alto. Ricordandosi che le bottiglie d’eccellenza oltre 10 anni sono pochissime.