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Panorama

Il miglior Fiano d’Avellino ... Cominciamo dal brandy, sorpresa trovata nei campioni di vino da degustare. Nato dal Fiano nel 1986, è un pezzo raro di grande classe. Appassionato dilettante, ignoravo che da questo vitigno potesse venir fuori roba simile. Complimenti a Roberto e Generoso Di Meo che ci hanno peraltro conquistato con i loro bianchi sapientemente invecchiati. Si prenda il Colle dei Cerri 2006, il miglior Fiano di Avellino che ci sia capitato di assaggiare. Dieci anni portati magnificamente, profumo garbatamente solenne, sapore pieno, retrogusto riflessivo. Allo stesso livello di qualità, anche se più prezioso, è il Fiano Selezione Erminia Di Meo 2000. Scomparsa da quattro anni, la sorella degli attuali titolari è stata onorata per tempo con 3000 bottiglie di grandissima classe. Fin dal profumo si avverte una freschezza che ignora i sedici anni di maturazione. Il sapore profondo e raffinato lo rende un eccellente compagno di grandi piatti. Anche i vini minori hanno un’eccellente rapporto qualità - prezzo, come il Fiano Alessandra 2010, freschissimo prodotto di nuova generazione che lascia trasparire il fascino intatto di una recente maturità. Conturbante il sapore del Greco di Tufo 2010 annunciato da un colore caldissimo.

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