A Radda in Chianti, una delle capitali del Sangiovese, a distanza d’un quarto di secolo (era già stato enologo a Riecine) Sean O’ Callaghan, per gli amici “Il Guercio”, torna a far sognare con un suo vino di straripante esecuzione. È il 2012 quando viene chiamato dall’imprenditore Karl Egg per studiare quale pennellata estetico-qualitativa possa esaltare al meglio un Sangiovese e renderlo unico. La scelta? Seguire in 20 ettari di vigna perfettamente inseriti nei 100 totali aziendali, in cui convivono colline boscose, piccoli fiumi, pianure e vecchi uliveti, la scelta dell’artigianalità e i principi biologici e biodinamici, con rinuncia a lieviti tecnici e chiarificazioni. Il 2015 è l’anno della nascita della prima star, Il Guercio: visione individuale di Sean che sfrutta appieno il cemento per fermentazione, macerazione (4 mesi) e affinamento (12 mesi). La finezza e la freschezza di Radda sono mantenute più che vitali in un vino di sensazionale energia e pulizia, dai tannini cesellati e dal timbro così delicato e compatto da sbalordire, mentre incita deliziosamente a continuare la beva. Un vino insieme fedele al vitigno e ultramoderno. Una direzione stilistica convincente ed attuale per freschezza e carico d’aromi. In questa nuova sfida a quasi 700 metri di quota, questo inglese felicemente ri-sbarcato in Toscana conferma in pieno il suo talento e una nitida capacità di visione.
(Antonio Paolini)
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