È difficile oggigiorno trovare fermi sostenitori della certificazione biologica. Un disciplinare troppo permissivo (e raggirevole), un carico burocratico eccessivo, certe contraddizioni interne al sistema e, non ultimo, un allontanamento dai valori sottesi originariamente al movimento, hanno contribuito a diffondere scetticismo, sia fra i produttori che fra i consumatori. Ma c'è anche chi la difende con convinzione. E commozione, come nel caso di Luigi, il proprietario (insieme alla sua famiglia) di questa piccola azienda di 4,5 ettari, che si trova nella vocata località Gnirega, fra Marano e San Floriano. La commozione è presto spiegata: Luigi ha partecipato di persona fin dagli anni '70 alla diffusione di una maggiore sostenibilità ambientale in Valpolicella, collaborando con diverse università, organizzando incontri, andando avanti per errori e tentativi anche nella sua campagna. La certificazione è stata quindi una conquista faticosa e consapevole (sociale, più che personale); il risultato di un grande impegno, sfociato anche nell'associazione Terra Viva Verona. Ma i vini? Semplici, puliti e succosi. E volutamente lontani da ogni speculazione commerciale. Il Recioto è un sinuoso funambolo, perfettamente in equilibrio fra dolcezza e freschezza: un sorso delizioso che inizia morbido e fruttato, e lentamente si chiude con la china e le erbe officinali, lasciando la bocca completamente pulita e fresca.
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