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Tinazzi, Doc Primitivo di Manduria Feudo Croce Imperio LXXIV 2018

Vendemmia: 2018
Uvaggio: Primitivo
Bottiglie prodotte: 207.000
Prezzo allo scaffale: € 21,00
Azienda: Società Tinazzi
Proprietà: Gian Andrea Tinazzi
Enologo: Giuseppe Gallo
Territorio: Salento

Dal 1968 la famiglia Tinazzi calca il palcoscenico enoico del Veneto sul fronte dell’imbottigliato e dal 1984 ha cominciato ad esportare le proprie etichette fuori dai confini nazionali, acquisendo, nel 1986, la Tenuta Valleselle a Bardolino. Nel 2002, invece, allarga il suo campo d’azione alla Puglia acquistando Feudo Croce. Nel Nuovo Millennio vengono effettuate anche altre operazioni: l’acquisizione di Cantine San Giorgio a San Giorgio a Faggiano nell’alto Salento (2011), quella di Poderi Campopian a Sant’Ambrogio in Valpolicella (2014) e di Cascina Montelupo (2017), per un totale di oltre 70 ettari a vigneto. Ricco, evidentemente, il portafoglio prodotti dell’azienda con sede a Lazise, dallo stile moderno e incentrato al suo apice su Amarone, Lugana e Primitivo di Manduria. Appartiene a quest’ultima tipologia il vino oggetto del nostro assaggio. Il Primitivo di Manduria Feudo Croce Imperio LXXIV 2018, il cui numero romano indica l’anno (1974) di fondazione della Doc Manduria, matura per 8/12 mesi, a seconda delle caratteristiche dell’annata, in legno medio-grande, e si propone con il classico piglio caldo e mediterraneo dei rossi di questo areale. I suoi profumi sono contraddistinti da un rigoglioso fruttato e da una intensa speziatura dolce, ad introdurre una progressione gustativa avvolgente, intensa e succosa, solidamente continua e dal finale sul frutto rosso e la liquirizia.

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