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VINITALY 2004, LA TOSCANA DEL VINO E’ PROTAGONISTA: ALLA CASTELLO BANFI IL PREMIO SPECIALE E IL SUO BRUNELLO DI MONTALCINO DELLA “MITICA” VENDEMMIA ‘97 AL VERTICE NEI “GRANDI ROSSI”

C’è la Castello Banfi, prestigiosa realtà del territorio di Montalcino, di proprietà della famiglia italo-americana Mariani, per l’undicesimo anno consecutivo, al vertice del firmamento dell’enologia del nostro Paese. La più importante e grande realtà di Montalcino - già strapremiata quest’anno dalle guide del “Gambero Rosso”, dell’Associazione Italiana Sommelier, de L’Espresso e dalla critica internazionale “Wine Spectator” e “Wine Enthusiast” - è stata giudicata la migliore cantina italiana ed il suo Brunello di Montalcino della “mitica” vendemmia ‘97 è al top dei “grandi rossi”.

“Il riconoscimento del Premio Speciale Vinitaly 2004 è importante - spiega il direttore generale Enrico Viglierchio - perchè testimonia la continua ricerca della qualità e dell’innovazione attuata dalla Castello Banfi, entrata a pieno titolo nella storia dell’enologia come uno degli investimenti più importanti mai effettuati in Italia, che nel 2003 ha festeggiato i 25 anni di attività”.
Ma quali sono i segreti del successo di questa azienda che esporta in decine di Paesi di tutto il mondo l’immagine della Toscana? L’enologo della Castello Banfi, Rudy Buratti, che nell’azienda lavora da vent’anni, spiega: “sono tre a mio parere i punti forti di Castello Banfi, che hanno permesso il suo affermarsi nei mercati internazionali: il “fattore umano”, ovvero un team altamente qualificato di persone motivate ed esperte, il “fattore territorio”, ovvero poter contare su vigneti unici al mondo e su un eccezionale microclima, ed infine il “fattore tecnologico”, ovvero un continuo aggiornamento degli strumenti messi oggi a disposizione dalla moderna enologia. A tutto questo naturalmente occorre aggiungere un duro lavoro: ho imparato che non bisogna mai adagiarsi sugli allori, ma puntare quotidianamente a migliorarsi, con pazienza ed umiltà”.

Castello Banfi è stato l’investimento più grande e rivoluzionario dell’enologia italiana di qualità, e negli ultimi anni ha svolto un ruolo fondamentale per il rilancio del vino di Montalcino. Non solo producendo il Brunello, profondamente legato al territorio, ma anche etichette nuove come il Summus e l’Excelsus. La Castello Banfi ha svolto un ruolo fondamentale per diffondere la cultura dell’enoturismo in Toscana: nel trecentesco Castello, cuore dell’azienda - meta ogni anno di 40.000 turisti del vino - ospita il Museo del vetro e della bottiglia e ha potenziato l’attività di accoglienza e ospitalità con un ristorante di altissimo livello, un wine bar e l’organizzazione di eventi culturali, primo tra tutti “Jazz & Wine”, raffinata rassegna che unisce musica e grandi degustazioni. Importante punto di riferimento per l’occupazione nel territorio, la Castello Banfi impiega 350 dipendenti, ha festeggiato quest’anno i “suoi primi 25 anni”, ha un fatturato di 56 milioni di euro, 850 ettari vitati e i 10 milioni di bottiglie prodotte.

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