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FIERE E STRATEGIE

Vinitaly e Merano Wine Festival, prima joint venture tra le due organizzazioni, in nome dell’anfora

Nasce “Amphora Revolution”, un nuovo progetto congiunto, di scena il 7-8 giugno 2024 alle Gallerie Mercatali by Veronafiere

Vinitaly e Merano Wine Festival, ovvero la più grande fiera del vino made in Italy e quello che era nato come il “salotto buono” del vino italiano, per diventare poi un vero e proprio evento fieristico (seppur con numeri ovviamente minori sulla kermesse veronese) uniscono le forze con una prima joint venture tra le due organizzazioni, con un focus davvero particolare: si chiamerà “Amphora Revolution” il nuovo progetto congiunto, dedicato alle giare in terracotta (evento di scena il 7 e 8 giugno 2024, alle Gallerie Mercatali by Veronafiere) che rappresenti le eccellenze a livello nazionale con l’obiettivo, per entrambe le parti in causa, del rilancio di una tecnica antica come una rivoluzione a sostegno della naturalità del prodotto e della sostenibilità, oltre ad una sfida contro il cambiamento climatico, come anticipato, a WineNews, dal patron del “Merano Wine Festival”, Helmut Kocher.
“È una iniziativa che si inserisce nella linea del piano strategico di sviluppo di Veronafiere per il triennio 2024-2026 ed esplora nuovi ambiti business to business e business to consumer strettamente connessi al settore enologico che ha nel Vinitaly una piattaforma promozionale internazionale in grado di proporre il vino in tutte le sue declinazioni e le sue possibili proiezioni commerciali”, evidenzia Maurizio Danese, amministratore delegato Veronafiere.
“Le giare di terracotta ci riportano al futuro. La terracotta si trova nella terra e la terracotta la ritrovi come parte della vinificazione”, sostiene Helmuth Köcher. “L’uomo produce vino in anfora da almeno 8.000 anni, come dimostrano gli scavi archeologici in Georgia. L’Italia ha un grande potenziale, c’è molta qualità e lo dico anche in base al confronto che ho avuto modo di fare negli ultimi quindici anni con i vini georgiani. Abbiamo voluto creare questo evento per valorizzare questa antica tradizione che oggi più che mai si rivela un’innovazione, una vera rivoluzione. Ecco perché “Amphora Revolution”: un patrimonio antico che può garantire la naturalità del prodotto, in sintonia con la sostenibilità ambientale e che può rappresentare una sfida contro i cambiamenti climatici”.
Il progetto, il primo firmato insieme da Vinitaly e Merano Wine Festival, dunque, sarà presentato, a Vinitaly 2024, la fiera veronese, dal 14 al 17 aprile 2024, attraverso una masterclass,  condotta da The WineHunter Helmuth Köcher, che avrà l’obiettivo di raccontare, in anteprima, le eccellenze dei vini prodotti attraverso l’antica tecnica dell’utilizzo di giare in terracotta.
Un evento, “Amphora Revolution”, che si pone subito come appuntamento d’eccellenza “non solo volto a riunire una selezione dei migliori vini in anfora a livello nazionale, ma a promuovere e valorizzare una vecchia tecnologia come innovazione, in risposta anche alle sfide della sostenibilità e del cambiamento climatico sempre più concreto. In programma, a Verona, venerdì 7 e sabato 8 giugno, alle Gallerie Mercatali by Veronafiere, l’evento unirà produttori, enologi e opinion leader tra convention scientifica, simposio, tavole rotonde e masterclass. “Amphora Revolution” vuole infatti posizionarsi come prima referenza nazionale e internazionale grazie alla presenza di produttori in anfora provenienti da tutto il territorio italiano, insieme ad una serie di convegni e simposio tecnico-scientifici che avranno l’obiettivo di raccontare il fascino di queste tecniche enologiche “antiche”, ma incredibilmente attuali”, spiega una nota congiunta. Il vino fermentato, invecchiato e conservato in anfore di argilla, una pratica nata in Georgia 6.000-8.000 anni fa, e che abbiamo raccontato anche in questo video, sta vivendo una rinascita in tutto il mondo e offre oggi nuove opportunità alla viticoltura. Secondo i sostenitori, l’uso moderno di questa tecnica (come raccontano anche le testimonianze sul tema raccolte da WineNews) consente una lenta micro-ossigenazione, temperature controllate naturalmente, pura espressione del frutto e ammorbidimento dell’acidità - o, se cotta a temperatura molto elevata, conservazione dell’acidità. L’anfora, inoltre, spiegano ancora gli organizzatori, offre un vantaggio ambientale e finanziario, con una durata di decenni, se non secoli.

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