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Ribelà, Lazio Igp Bianco 2017

Vendemmia: 2017
Uvaggio: Malvasia, Trebbiano, Bombino
Bottiglie prodotte: 3.000
Prezzo allo scaffale: € 14,00
Proprietà: Daniele Presutti, Chiara Bianchi
Territorio: Lazio

Che il Lazio enoico sia, probabilmente, una Regione più bianchista che rossista, lo testimonia un po' la sua storia che proprio dai vini bianchi ha ricevuto il suo imprimatur. Certamente, la produzione che si trova tra le colline che circondano Roma è quella più nota e anche più qualitativa, nonostante alterne vicende. La cantina Ribelà di Chiara e Daniele, si trova nel Parco dei Castelli Romani e nel Comune di Monte Porzio Catone alleva in biodinamica due ettari a pergola di vigne vecchie, dai 30 ai 60 anni. Le varietà sono quelle tipiche: la Malvasia di Candia e del Lazio, il Trebbiano Giallo, Toscano e Verde, il Bombino e il Bellone. ll nome Ribelà deriva da un termine dialettale: ricoprire con la terra le viti appena piantate. Il gesto di rincalzare la terra attorno alla vite è preso a simbolo di nuovo inizio ma anche di continuo rinnovo di quella che è storia vitivinicola di cui bisogna prendersi cura. Il Ribelà Bianco è un uvaggio di Malvasia, Trebbiano, Bombino, vinificato e affinato in acciaio. I profumi della versione 2017 hanno buona nitidezza e persistenza, rivelando ricordi di pesca, salvia, amido, zenzero e gelsomino. In bocca, il vino è un po' statico, più largo che lungo, ma decisamente solcato da una intensa sapidità, che lo rende piacevolmente godibile, dal finale immancabilmente tannico. L'azienda, fra i suoi vini rossi, trova nel Cesanese il protagonista più convincente.

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