02-Planeta_manchette_175x100
Allegrini 2024

530 “CITTA' DEL VINO” (E COLDIRETTI) SI SCHIERANO CONTRO BIOTECH. MA CEDAB CRITICA LA SCELTA

Sono 530 le “Città del vino” che si schierano ufficialmente contro gli organismi geneticamente modificati (Ogm): questo lo spirito in base al quale a Roma sarà firmato domani un protocollo d’intesa tra il presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni, e dal presidente delle “Città del Vino”, Floriano Zambon. L’intesa punta a tutelare la vitivinicoltura di qualità e i vitigni autoctoni dalla possibile introduzione di organismi geneticamente modificati in agricoltura. L’impegno comune che sarà preso è per la “valorizzazione dell’origine e al rafforzamento del legame con il territorio e al sostegno delle campagne contrarie alla diffusione del biotech nei campi, in cantina e sulle tavole degli italiani”.

Ma l'intesa tra Coldiretti e Città del Vino “chiude di fatto ogni possibilità di utilizzare tecnologie avanzate per proteggere i vitigni italiani dai principali parassiti che ne compromettono la qualità”. A sostenerlo è il Cedab, secondo il quale quella scelta dall’Italia “é una strada in sostanziale contraddizione con quanto accade in Paesi di grande tradizione vitivinicola come la Francia, che si appresta a sperimentare in campo nuove varietà di viti resistenti all’arricciamento”. “Un ettaro di vigneto richiede in media 50 chili di fitofarmaci per proteggerlo dai parassiti, moltiplicato per 850.000 ettari si raggiunge la ragguardevole cifra di 42,5 milioni di chilogrammi immessi nell’ambiente”, ha commentato Patrick Trancu, coordinatore del Cedab. “Non pare questa essere la strada per una qualità sostenibile, rispettosa dell’ambiente e dei consumatori” - ha continuato Trancu - secondo il quale “le biotecnologie applicate anche in campo vitivinicolo potrebbero contribuire a sviluppare piante in grado di resistere ai parassiti e ridurre quindi l’impatto dei fitofarmaci sull’ambiente; questo sarebbe opportuno ricordarlo prima di firmare protocolli che bloccano la ricerca ed emarginano l’Italia”.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli