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“GLI EFFETTI PSICOLOGI DEL VINO”: UN PICCOLO LIBRETTO RIPORTA IN AUGE LA PASSIONE PER LA CULTURA DEL VINO DEL FAMOSO SCRITTORE EDMONDO DE AMICIS

Una nuova piccola casa editrice, “Donnedizioni” di Torino (www.donnedizioni.com, tel. 011/3091756, ), curata da una sommelier torinese, Maria Luisa Alberico, già molto attiva nel mondo enoico, ha dato alle stampe un piccolo libretto, in veste grafica nuova, intitolato “Gli effetti psicologici del vino” (il costo è di 8 euro). Indovinate chi lo scrisse più di un secolo fa? Il famosissimo Edmondo De Amicis, più noto per altre opere. E lo scrisse con piglio umoristico e sarcastico, “alla sua maniera”.
“Gli effetti psicologici del vino” di Edmondo De Amicis, che si inserisce nel progetto editoriale di Donnedizioni, inaugura ben due collane “Gli epicurei del gusto e del pensiero”, che tratta temi della cultura e del piacere sensoriale e intellettuale della tavola, e “Torino, città-capitale del vino”.
Questo volume apre una serie di testimonianze di autori che operarono a Torino nella Seconda metà dell’Ottocento, occupandosi, tra l’altro, del vino sotto molteplici riguardi. Erano, infatti, letterati come Edomando De Amicis, ma anche studiosi e scienziati come Michele Lessona e lo stesso Lombroso.
L’autore, ligure di nascita, si stabilì a Torino nel 1875, dove si sposò ed ebbe due figli e dove maturò una diversa idea della letteratura, conciliando l’insegnamento manzoniano con il naturalismo di Zola e con l’analisi diretta dell’ambiente urbano e industriale, rivendicando alla letteratura un suo valore morale di apostolato laico. Il volume è anche una testimonianza del clima della Torino postunitaria, dei fermenti e delle problematiche sociali, delle diverse valenze culturali, psicologiche, spirituali nell’approccio al consumo del vino. Scopriamo un De Amicis che non è solo “Cuore”, meno serioso e piacevole intrattenitore, ironico e attento osservatore di debolezze e incanti.

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