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“IL MERCATO USA LOCOMOTIVA DELL’EXPORT DEL VINO ITALIANO: TENDENZE E NORMATIVE”: QUESTO AL SEMINARIO RATTI A VERONA 14 OTTOBRE

L’export del settore vinicolo assorbe una quota varabile dal 30 al 35% della produzione e contribuisce per oltre il 45% del fatturato complessivo del settore, ponendosi come fattore strategico per lo sviluppo/consolidamento delle imprese vitivinicole. Quali le scelte per le aziende esportatrici italiane in un contesto di crescente dinamicità caratterizzata da un’evoluzione qualitativa dei modelli di consumo e da una forte concentrazione della produzione/commercializzazione, attraverso una politica di acquisizioni e fusioni che non conosce confini ? Quali i vantaggi competitivi da sviluppare e presentare nell’arena globale e su quali mercati concentrare gli investimenti ? Se importanti successi sono stati raggiunti nella qualità, spazi di miglioramento si presentano nella filiera a valle della produzione: informazione, formazione, comunicazione e marketing sono le aree dove si costruiranno i fattori di successo delle imprese e più in generale del binomio “vino/Italia”.
Questo il “fil rouge” del Seminario Ratti, organizzato dall’Ice e Veronafiere/Vinitaly e Associazione Italiana Enologi (info: Maria Gilli 06/59929575 vini@ice.it) a Verona il 14 ottobre. Sarà il momento giusto per parlare di un primo consuntivo della vendemmia 2003, delle tendenze dei mercati esteri e nuovi scenari possibili, di “Vinitaly” 2004, come strumento tra i più affermati per l’internazionalizzazione delle imprese e di un’analisi del mercato statunitense, locomotiva dell’export vinicolo italiano.

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