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“WINE SHOW” 16 NOVEMBRE A TORINO: GRANDI BOTTIGLIE DA BERE, VIVERE E RIDERE. BLITZ DELLA "BANDA" DI ZELIG AL SALONE DEL VINO

Italia
Il patron del Wine Show Alfredo Cazzola con il sottosegretario alle Politiche Agricole Teresio Delfino

Per gli appassionati del buon bere, il momento tanto atteso si sta avvicinando: è fissato infatti per il 16 novembre l’appuntamento con il “Wine Show” la prima manifestazione dedicata a degustare, parlare, ridere e vivere il vino, ideata dal Salone del Vino di Torino. Sarà un blitz della “banda” di Zelig, programma televisivo amatissimo da un pubblico di tutte le età, a segnare la prima edizione di questo happening. I cabarettisti di Zelig daranno vita ad un tour itinerante nei padiglioni del Salone contribuendo a creare un’atmosfera nuova ed ironica attorno alle bottiglie di qualità. Perché il vino è fascino, cultura, tecnica, immaginazione, gusto: tutto questo sarà declinato nei vari momenti della giornata che il Salone del Vino - manifestazione esclusivamente professionale - ha deciso di dedicare agli eno-appassionati, ormai a tutti gli effetti un nuovo “canale distributivo” delle bottiglie di qualità.
Il Wine Show nasce dall’esigenza, di far incontrare le cantine, con i cultori del buon bere, ma anche dal desiderio di rinnovare l’immagine del vino. Il Wine Show (16 novembre 2003, orario 10/18, biglietto 25 euro, info: www.salonedelvino.com) si inserisce nel programma della terza edizione del Salone del Vino (dal 16 al 19 novembre, organizzato da Lingotto Fiere e Promotor International, in partnership con tutte le istituzioni ed associazioni del mondo del vino e ne connota la giornata inaugurale proprio per sottolineare il protagonismo degli appassionati.
“Abbiamo voluto offrire alle aziende - osserva Alfredo Cazzola, presidente di Lingotto Fiere e Promotor International - un’occasione di contatto diretto con i loro clienti finali e a chi ama il vino, un ventaglio di opportunità per apprezzare meglio le nostre straordinarie bottiglie e coltivare in ogni aspetto il piacere del buon bere. Anche con il Wine Show sottolineiamo il nostro impegno ad essere sempre più dalla parte delle cantine: infatti l’utile netto dal carico fiscale e dalle spese del Wine Show sarà restituito pro-quota alle aziende espositrici.
Wine Show sarà scandito da un programma denso di avvenimenti e capace di declinare tutte le motivazioni del vino: dalla possibilità di degustare i vini delle cantine a nuove esperienze sensoriali, dalla vis comica della “banda” di Zelig, il top del cabaret, alla presentazione dei cento top wines italiani, dalla cucina più raffinata al contatto con i vini rari del mondo. E poi incontri con i produttori, con i critici più accreditati, con gli chef del momento, con i protagonisti dello spettacolo per un vero e proprio “show del vino”.

Degustazioni

Le degustazioni saranno il fil rouge del Wine Show: Ais-Bibenda darà vita al defileè dei 100 migliori vini italiani, oltre a presentare la sua ormai famosa Duemilavini, una delle guide più accreditate. Lingotto Fiere presenterà in collaborazione con Slow Food - “Penisola del Capo anno di grazia 1659” - i migliori Pinotage sudafricani. Gambero Rosso presenterà la sua Guida degli Spumanti, offrendo una spettacolare degustazione del top delle “bollicine” italiane. Due momenti clou: “Perché ci vuole orecchio” e “Luci nel bicchiere” segnano un a nuova frontiera nella degustazione: sono le esperienze sensoriali che saranno condotte dal winemaker spagnolo Claude Manuel Plà, che farà degustare due bottiglie spagnole e una italiana accompagnandole con una selezione musicale capace di amplificare “l’ascolto del vino”, e dal winemaker francese Claude Boudamani - firma tra l’altro i vini italiani di Gerard Depardieu e di Carole Bouquet, due tra le tante star attese al Wine Show - il quale oltre a presentare una selezione di vini tunisini e marocchini farà degustare il vino accompagnandolo con giochi di luce e colori per modificare le percezioni dei degustatori. Il pubblico degli eno-appassionati potrà inoltre liberamente degustare tutti i vini presentati dalle 1.200 cantine che espongono al Salone del Vino. Tra le altre degustazioni proposte, sempre il 16 novembre, la Toscana contro Bordeaux, i vini da sigaro, i novelli, i vini del Friuli, l'esplorazione della Barbera piemontese, la scoperta di 24 autoctoni rari. Intenso il programma del 17 novembre che si incentra sulla proposta di Negroamaro e Primitivo, due vitigni di Puglia, sulla degustazione dei migliori Porto, sulla degustazione integrale dei migliori vini dell'Annuario di Luca Maroni. Altre degustazioni sono quelle che propongono i Passiti d'Italia con i formaggi biellesi, la scoperta del Grignolino, dei vini friulani, dal Collio ad Aquileia. Il 18 novembre la degustazione clou è quella proposta da Slow Food-Lingotto Fiere quando vanno in scena i vini con il miglior rapporto qualità-prezzo. Altro evento sensoriale significativo è il tasting dei migliori Rum (Slow Food-Lingotto Fiere). Sempre in questa giornata si scoprono poi i Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e tre assi del Piemonte: Pelaverga, Quagliano e Dolcetto. Il 19 novembre, giornata conclusiva del Salone del Vino, nuovo appuntamento con Slow Food-Lingotto Fiere per la presentazione "I bianchi agli antipodi: le nuove generazioni e i vini biodinamici". Nel programma anche tasting di vini particolari come Picolit, Verduzzo e Moscato Rosa; il racconto dei Nebbioli piemontesi nelle loro diverse declinazioni e la degustazione dei vini passiti.

Spettacolo
Sarà nell’intervallo tra le varie degustazioni che entreranno in scena i divertenti protagonisti di Zelig: Flavio Oreglio (lombardo), Diego Parassole (piemontese), Pacu (veneto), Paolo Migone (toscano), Franco Neri (calabrese) Giovanni Cacciopolo (siciliano) daranno vita in diversi momenti a performances comiche. Saranno i “testimonial da ridere” dei grandi terroir del vino italiano, tutti presenti alla rassegna torinese.

Seminari
Presentazione (ore 10) della ricerca dell’Osservatorio permanente sul vino - struttura no profit del Centro Studi Promotor - che attraverso un corposo sondaggio ha definito profilo e gusti degli eno-appassionati. A dibattere i risultati della ricerca condotta attraverso un campione significativo della popolazione nazionale, ci saranno produttori, esperti di marketing, osservatori e operatori. Da non perdere inoltre la presentazione del “Rotarian food code” per i migliori abbinamenti tra bottiglie e menù, e l’evento “Bere donna, i sensi del vino”. Sempre per mantenere alta l'attenzione sugli andamenti di mercato il 17 novembre si affronta nel convegno "Caro, anzi carissimo vino" un tema caldissimo: quello dei prezzi finali al consumo. Anche in questo caso ne discutono produttori, distributori e osservatori. Argomento, quello dei prezzi, che sottotraccia si riaffaccia anche nel convegno del 18 novembre, che accende i riflettori sulla distribuzione delle bottiglie. Protagonisti stavolta i grandi canali distributivi che da alcuni anni stanno dedicando sempre maggiore attenzione, e spazio, alle bottiglie di qualità. "La grande distribuzione e la tutela della tipicità" è il convegno che illustra come nel vino sia necessario agire globale e pensare locale. La circolazione delle merci è al centro dell'appuntamento del 18 novembre, con il forum su "Documenti e certificati del vino nei paesi europei e dell'Unione Europea". Quest'anno peraltro il Salone del Vino è orientato allo sviluppo dei nuovi mercati: una doppia attenzione viene dedicata ad esplorare i mercati del Grande Nord e a quelli emergenti dell'Est Europeo. Proprio sui nuovi partners dell'Unione Europea è incentrato il workshop, articolato il 16 e 17 novembre, che consentirà alle cantine che espongono al Salone del Vino di incontrare 40 importatori selezionati provenienti dai diversi paesi dell'Est Europeo. Come ogni anno il Salone del Vino costituisce anche un luogo di approfondimento e formazione professionale.

Le bottiglie da leggere, ovvero le guide del vino
Il Salone del Vino diventa il "salotto letterario" delle bottiglie italiane. Anche quest'anno, alcune tra le migliori e più diffuse guide enoiche ­divenute strumento indispensabile per capire tendenze e sostanza del vino italiano ­hanno scelto la ribalta di Lingotto Fiere per incontrare il pubblico dei lettori, dei produttori e degli enoappassionati. Tutte le guide accompagnano le parole con le sensazioni delle degustazioni. Si comincia il 16 novembre con la presentazione di due importanti baedeker: la Guida agli Spumanti d'Italia, a cura del Gambero Rosso Editore, e la presentazione di "Duemilavini", il compendio a cura di Ais-Bibenda, cui fa seguito la degustazione dei 100 top wines italiani. Il 17 novembre, Luca Maroni presenta il suo "Annuario dei vini italiani", accompagnandolo con una degustazione di centinaia di etichette, e Luigi (Gino) Veronelli illustra i "Soli di Veronelli". Il 18 novembre, la giornata enoico-letteraria è incentrata sulla presentazione della "Guida al vino quotidiano" di Slow Food Editore che in quell'occasione consegna anche i diplomi ai vini che si sono distinti per il migliore rapporto qualità-prezzo (gli stessi vini saranno poi in degustazione). Ma il panorama delle iniziative editoriali che vengono proposte non si ferma qui: le Camere di Commercio e l'Ersa raccontano la Guida ai migliori vini del Friuli-Venezia Giulia, l'Eti-Enoteca Italiana presentano il volume "Il Toscano nel bicchiere", il Rotary illustra il suo "Codice etico per il vino" e Luigi Veronelli torna a parlare di "Olio secondo Veronelli".

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