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EROS IN VIGNA … DUE NOTTI DI SEDUZIONE (1 - 2 LUGLIO) TRA LE VIGNE DELLA BARBERA IN PIEMONTE. L’IDEA E’ DELLA MICHELE CHIARLO, UNA DELLE GRIFFES PIU’ PRESTIGIOSE D’ITALIA

Italia
Una suggestiva immagine del Parco artistico della Court

Centinaia di lumi a olio accenderanno per due notti il Parco “Orme su La Court” nella terra della Barbera, a Castelnuovo Calcea, Asti: il 1 e 2 luglio, dalle ore 19, nell’oasi culturale e artistica della famiglia Chiarlo debutta “Eros in vigna: percorso dei sensi tra arte, vino e seduzione”. Non inganni il soggetto dell’evento: le due serate si svolgeranno sul filo del buon gusto, della leggerezza, anche se la tematica suscita palesemente curiosità.
Il Parco artistico della Court, con i suoi sentieri tra i vigneti e le superbe installazioni artistiche, sarà il palcoscenico naturale di spettacoli, esposizioni d’arte, cinema e talk show dedicati al rapporto tra eros e vino. In particolare, è prevista una personale di Norbert Schmelz, fotografo tedesco, maestro del nudo artistico accostato al vino, e una galleria di tavole originali degli anni quaranta dedicate alle pin-up. Nelle due serate, reading di poesia erotica, da Dante ai giorni nostri, curato da Giovanni Succi, e ancora Schmelz, con la sua modella, in “Life shooting”, scatti fotografici tra i vigneti.
Giancarlo Ferrarsi, intanto, già autore delle belle etichette dell’azienda e presidente dell’associazione Orme, insieme a Dedo Roggero Fossati, autore dei Guardiani della vigna, le teste-scultura segnapalo che ornano il percorso, ritrarranno modelle tra le vigne. E ancora: nella serata del 1 luglio, Stefano Sardo, creatore di “Corto in Bra” ed esperto di cinema e cortometraggi, presenterà un “blob” con scene della storia del cinema dove la seduzione incontra il vino; sabato 2 luglio, Sergio Miravalle, giornalista de “La Stampa”, condurrà il talk show “Non ci resta che Bacco e Venere”, con personaggi d’eccezione del mondo dell’eros e del vino.
Nelle due serate, il pubblico potrà degustare i vini di casa Chiarlo e degli altri personaggi del vino che parteciperanno, insieme ai formaggi di Giandomenico Negro, creatore del presidio Slow Food della robiola di Roccaverano, i salumi di Truffa da Agliano, la farinata della Proloco di Nizza, i gelati e i dolci di Giovine, pasticceria in Canelli.
Info: Eros in Vigna
1 e 2 luglio, dalle ore 19
Parco artistico Orme su La Court, Castelnuovo Calcea, Asti
Ingresso: 8 euro con consumazione
Info: Michele Chiarlo - tel. 0141/769030 - info@chiarlo.it
Il ritratto - La Michele Chiarlo
Michele Chiarlo, il “signore della Barbera”, fonda l’azienda nel 1958 a Calamandrana, nell’astigiano. Ha ereditato dal padre, presidente della locale cantina sociale, la passione per il vino, che lo porta nel 1990 ad acquisire un’azienda a Barolo e cinque anni dopo una cantina a Gavi, nell’alessandrino. E'’ del 1996 l’acquisto del Podere La Court a Castelnuovo Calcea, dove nel 2003 è stato inaugurato il Parco artistico Orme su La Court, curato da Lele Luzzati. L’azienda conduce 110 ettari di vigneto allevato con il sistema guyot, buona fittezza e rese contenute, e può vantare vigne di età ragguardevole: 35 anni è l’età media dei filari nel Podere La Court.
”Ci sentiamo portavoce del territorio e consideriamo il vigneto molto più importante della cantina: per questo gli dedichiamo molte attenzioni, a partire dalla lotta guidata”, racconta Michele Chiarlo. L’azienda produce un milione di bottiglie l’anno, e il 65% è destinato ai mercati esteri: “Siamo i piemontesi più venduti in Germania e Stati Uniti, il frequente contatto con le altre culture ci ha regalano una mentalità cosmopolita”. Modus vivendi adottato dai figli Alberto, che segue il marketing e l’immagine aziendale, e Stefano, enologo e responsabile dei vigneti, e dalle loro mogli Simona e Laura, impegnate in azienda.
”Per i nostri vini, che vogliamo armonici e longevi, utilizziamo raramente botticelle di primo passaggio, che riserviamo solo ad alcuni prodotti d’alta gamma. La spina dorsale dell’azienda rimangono i vini base, che ci permettono di creare con particolare attenzione i nostri cru”, racconta Chiarlo.
Oggi la casa piemontese propone una selezione di vini molto ampia, che spazia dai “classici” Barbera d’Asti Le Orme e Cipressi della Court alla versione “superiore” Nizza La Court; dai monferrini Plenilunio, Countacc! e Airone ai Gavi Rovereto, Gavi e Fornaci; dalle quattro versioni del Moscato d’Asti al Barbaresco Asili fino ai Baroli Tortoniano, Brunate Cannubi, Cerequio e Triumviratum, passando per Dolcetto d’Alba, Arneis, distillati e Barolo chinato.
L’idea magnifica dei Chiarlo: il Parco artistico e culturale La Court
”La Court è il centro fisico del territorio del Barbera d’Asti e i suoi colli ornati da cipressi, celebrati dal Pavese, ne sono l’immagine più nota. Quale luogo migliore per il parco artistico “Orme su La Court, tributo pagano agli elementi naturali e grande contenitore per eventi culturali”, racconta entusiasta Alberto Chiarlo.
“Lontano dallo stereotipo che vuole il Piemonte paludato e un po’ “polveroso”, questo parco non si propone come museo, ma progetto di contaminazione artistica dalle tante possibilità”. Un entusiasmo, quello di Chiarlo, condiviso dai numerosi visitatori che dall’estate 2004 hanno passeggiato lungo questo “itinerario creativo” che percorre le colline del podere.
Un percorso tra sentieri, vigneti e cascine costellato di installazioni artistiche e sculture che nascono e vivono nella natura con le scenografie di Lele Luzzati, apprezzato artista genovese. Si può sostare alla cascina Castello, che propone il “cinema sull’aia”, oppure alla cascina La Court, che ospita wine-bar, mostre e uno spazio giochi dedicato ai visitatori più giovani. Lungo l’itinerario sono collocate le Orme, scenografie dedicate ai quattro elementi, gli Spazi, aree di sosta con degustazioni ed eventi culturali, le Teste segnapalo, sculture di inizio filare, forme totemiche ispirate al passato, e l’Osservatorio della Barbera, torretta di mattoni che ospita il parco viticolo didattico e il “faro delle vigne”, un cannocchiale che permette di catturare vigneti, colline e paesi. Il parco “Orme su La Court” può ospitare oltre mille persone ed è visitabile tutto l’anno, su prenotazione (tel. 0141/769030, www.chiarlo.it).
Francesca Facchetti

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