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BOOM DI SPUMANTI D’ITALIA: 115 MILIONI DI BOTTIGLIE STAPPATE PER 800 MILIONI DI EURO NELLE FESTE. SI BRINDA DI PIÙ FRA LE MURA DOMESTICHE. 2007: VICINO A 300 MILIONI DI BOTTIGLIE PER 2,3 MILIARDI DI EURO ... COSA DICONO I FRANCESI DELLO CHAMPAGNE

Rincari di bollette e del pieno dell’auto, ma a Natale, le rinunce sono poche. Ogni 100 euro, 42 sono per gli alimentari, 13 per accessori e abbigliamento, 45 per viaggi, persona, benessere, casa: totale 17 miliardi di euro spesi. 800 milioni solo per gli spumanti nazionali. 16,5 milioni di italiani acquisteranno almeno 4 bottiglie di spumanti negli ultimi 25 giorni di feste, dal 10 dicembre al 6 gennaio. 1 regalo su 2 contiene almeno 1 bottiglia di spumante: gli acquisti - come riferiscono i sondaggi del Forum degli Spumanti, con dati delle associazioni dei commercianti - sono basati su qualità e piacere della vita. Vince il prodotto che offre garanzie di etichetta, qualità e origine, ma soprattutto un prezzo accessibile. I rincari e le stangate possono attendere: è ritornata la voglia di soddisfare i gusti personali. Vincono le vacanze, gli accessori di abbigliamento e giochi, alimentari e, al quarto posto, i vini spumanti. I sondaggi in gdo, enoteche, gastronomie, cantine indicano acquisti superiori al 6 % rispetto al Natale 2006.
“Si calcola - spiega a WineNews, Giampietro Comolli, direttore del Forum Spumanti d’Italia e dell’Osservatorio di mercato, realizzato con Ismea e con Ministero Politiche Agricole, info: www.forumspumantiditalia.it - di superare al consumo un fatturato mondiale di 2,3 miliardi di euro, oltre il 56 % nei 62 paesi dove si esporta. Vicinissima la soglia di 300 milioni di bottiglie spedite”.
L’export vale, infatti, più di 150 milioni di bottiglie: 2 di metodo classico, 50 di Asti, altrettante di Prosecco e idem per spumanti di vitigno di grandi case piemontesi e venete. Trend record soprattutto in Usa, Inghilterra, Germania e Svizzera per il Prosecco che è sempre più sinonimo di spumante nazionale, quindi ambasciatore e biglietto da visita per tutte le bollicine italiane. L’export fa segnare incrementi medi a 2 cifre di fatturato e di volumi, con punte eccezionali in Russia e India. In Usa il binomio, Asti docg e Prosecco ha superato gli champagne.
In Italia, il consumo di spumanti è ancora concentrato per il 78% nei 25 giorni delle feste di fine anno: 115 milioni su circa 147 nell’anno. Per le feste volano 15 milioni di tappi fra Franciacorta, Trento doc, Oltrepo Pavese e Altalanga Piemonte; altri 100 fra 50 milioni di Prosecco, 20 di Asti docg e 30 di diversi Oltrepò Pavese, Trentino, Piemonte e prodotti in regioni come Alto Adige, Friuli, Emilia e Marche. Boom soprattutto di Asti docg, in abbinamento con il panettone e il pandoro; leader del fuori pasto, del consumo domestico e dello spuntino si conferma il Prosecco doc; il Franciacorta e il Trento doc vincono nei menù di fine anno, in concorrenza con gli Champagne. Forte la richiesta di Franciacorta Saten e Spumanti Rosè nei veglioni e nelle discoteche.
3,8 milioni di italiani pasteggeranno solo con spumanti nei cenoni di capodanno. Prezzo medio di una bottiglia docg-doc, fra i 5 e i 12 euro in gdo, dove avviene il 70% degli acquisti. “Segnale importante - ribadisce Comolli - è il rapporto fra quantità e spesa: in proporzione, cresce percentualmente più il fatturato che i volumi, quindi riconoscimento della qualità del vino e richieste di esclusività nelle cene fuori casa. Più valore al prodotto, a scapito dell’euforia e del banale botto”.

Cosa dicono i francesi … Champagne: crescita sostenuta per l’Italia. +7,6% le esportazioni in Italia, +6,4% l’export globale
Il mercato italiano dello Champagne è in piena effervescenza e mostra una crescita superiore alla media mondiale. L’export verso l’Italia è cresciuto del 7,6%; per numero di bottiglie, l’Italia continua a confermarsi il quinto mercato all’export per lo Champagne, con 9,2 milioni di bottiglie arrivate nel nostro Paese nel 2006. A livello globale, la crescita è stata del 6,4%. Nel 2006 erano 320 milioni le bottiglie affluite sui mercati di tutto il mondo (dati: settembre 2007).
“Gli italiani - ha dichiarato Domenico Avolio, direttore del Centro Informazioni Champagne (che, in Italia, rappresenta il Comité Interprofessionnel du Vin de Champagne, ovvero tutte le maison e i viticoltori; la sua missione è incentrata sulla protezione e promozione della denominazione) stanno scoprendo lo Champagne come vino da tutto pasto. Le scelte dei consumatori nel nostro Paese sono orientate sempre di più verso bottiglie di valore: millesimati, cuvée speciali e rosé, ponendo l'Italia al terzo posto nella classifica mondiale a valore”.

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