02-Planeta_manchette_175x100
Consorzio Collio 2024 (175x100)

PARTITO IL CONTO ALLA ROVESCIA PER IL CAPODANNO: ROMA, MILANO, TOKYO, BERLINO, MADRID, NEW YORK ALLO SCOCCARE DELLA MEZZANOTTE SARANNO ACCOMUNATE DA UN IMPORTANTE FATTORE: IL BRINDISI. QUALE? RIGOROSAMENTE “MADE IN ITALY”

Sarà un capodanno all’insegna del “made in Italy”: allo scoccare della mezzanotte, la maggior parte dei brindisi in giro per il mondo vedrà nei bicchieri spumanti italiani. A New York come a Madrid, a Londra come a Tokyo saranno le bollicine italiane ad accompagnarci nel 2008. Secondo Confagricoltura, infatti, le esportazioni di spumante dal 2006 al 2007 sono cresciute del 26% in ettolitri e del 28% in valore: principali paesi clienti delle bollicine “made in Italy” sono Germania, Usa, Regno Unito, Giappone e Inghilterra. Da notare, inoltre, che negli Stati Uniti alcune Doc e Docg nel 2006 hanno tolto quote di mercato allo Champagne.

L’Italia - afferma Confagricoltura - produce in media 240-250 milioni di bottiglie, equivalenti a circa 1,8 - 1,9 milioni di ettolitri per lo più di spumante bianco; il 60% degli spumanti prodotti in Italia sono Vsqprd, sia Doc si Docg.

La produzione italiana, che conta più di 3.000 etichette, vanta una ricchezza di varietà e di tipologie di produzione che non ha pari nel mondo; si concentra soprattutto nelle regioni del Nord: Lombardia, Piemonte, Trentino Alto Adige.

Nel 2006 i consumi domestici di spumante, soggetti ancora ad una forte stagionalità (il 57% dei consumi è concentrato tra metà dicembre e metà gennaio) sono stati pari a 429.000 ettolitri, in lieve diminuzione (l’1%) sull’anno precedente. La quota relativa agli acquisti di Champagne, invece, è decresciuta rispetto al 2005 dell’11% in volume e del 21% in valore, un successo dovuto, in parte, anche al migliore rapporto qualità/prezzo degli spumanti italiani rispetto a quelli francesi.

Secondo un’indagine dell’Osservatorio Nazionale Economico Spumanti il 54% degli italiani per il brindisi nel 2006 ha scelto spumanti dolci, il 39% secchi e smibrut, il 5% quelli prodotti con metodo classico e solo il 12% ha preferito brindare con bottiglie di Champagne. E per il 2007, si attende un successo maggiore per le nostre bollicine, in particolare per quelle a denominazione d’origine.

Copyright © 2000/2024


Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit


Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024

Altri articoli