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“LA NOSTRA FAMIGLIA CONTINUERÀ A PRODURRE VINO ESCLUSIVAMENTE CON UVE DELLE NOSTRE VITI DI SANGIOVESE A CASE BASSE”: COSÌ IL PRODUTTORE DI MONTALCINO SOLDERA COMMENTA A WINENEWS LA SENTENZA CHE HA CONDANNATO (4 ANNI) IL “KILLER DEL BRUNELLO” DI GISI

“La nostra famiglia continuerà a produrre vino esclusivamente con le uve delle nostre viti di Sangiovese a Case Basse a Montalcino”: così Gianfranco Soldera commenta a WineNews la sentenza del giudice del Tribunale di Siena, Monica Gaggella, che ha accolto la richiesta della difesa di procedere con rito abbreviato, giudicando colpevole Andrea Di Gisi, l’ex dipendente della cantina di Soldera, di aver sversato nelle fogne 626 ettolitri di Brunello di Montalcino (la produzione delle annate dalla 2007 alla 2012, ndr) e condannandolo a quattro anni di reclusione.

Gianfranco Soldera aggiunge anche che “dopo la sospensione delle vendite a seguito del gravissimo danno accorso, decisa allo scopo di evitare speculazioni, alla fine di questo mese ricominceremo a consegnare il nostro vino. E, anche per fare chiarezza sulle inesattezze circolate, parte del vino in quel momento in cantina si è salvato dal danno. Per la precisione si tratta di quanto dell’annata 2006 era già stato imbottigliato e parte, seppur limitata, della produzione delle annate 2007, 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012, che saranno venduti nei prossimi anni”.

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