La grande distribuzione, nel mondo, è ormai il canale più importante anche per il commercio del vino. E se in Italia, per esempio, pesa per il 70% sulle vendite di nettare di bacco, in Uk, mercato che storicamente anticipa le tendenza del business mondiale, siamo già all’80%. E secondo le opinioni dei più grandi “wine supplier” della gdo britannica, fare vini di prestigio o dal grande rapporto qualità prezzo, ma anche avere brand affermati, non basterà più, in futuro, per vedere la propria presenza garantita sugli scaffali, perché oggi le catene vogliono il “pacchetto completo”. Ovvero, vino da poter imbottigliare a marchio proprio, e prodotti in esclusiva. Lo spiega a The Drink Business, tra gli altri, Paul Schaafsma, general manager per il colosso Accolade Wines in Uk. E non solo le grandi catene commerciali sono alla ricerca di un maggior equilibrio tra l’offerta di vini a marchio proprio, e di prodotti che possano distribuire in esclusiva, ma anche di un maggior supporto da parte di produttori e fornitori nella comunicazione e nel marketing, per campagne su misura per ogni prodotto. Una strategia di azione che, ad una prima analisi, solo i grandi gruppi del vino mondiale hanno la forza di mettere in pratica.
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