Il 2013, per il vino francese, passerà probabilmente alla storia come “annus horribilis”, non tanto per la qualità, tutta da verificare, quanto per le quantità, pregiudicate, un po’ in tutti i terroir più rappresentativi, dalle pesanti grandinate dei giorni scorsi che, dopo aver distrutto 3,00 ettari di filari nella Champagne, e aver danneggiato pesantemente anche la Borgogna, hanno colpito, negli ultimi giorni, tra i 4.000 ed i 5.000 ettari di vigneti nel Bordolese, proprio tra Garonna e Dordogna (Entre-deux-Mers). Si tratta ancora delle prime stime della Fdsea - Fédération Dépertamentale des Syndicats d’Exploitants Agricole de la Gironde che, dopo una prima ricognizione, hanno dato per perso il 5% della produzione, con 200 produttori che hanno visto distrutto più dell’80% del proprio raccolto. Adesso, c’è da fare la conta dei danni, nella speranza che il Governo trovi i fondi per risarcire tutte quelle aziende (la maggior parte) che non hanno nessun tipo di assicurazione.
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