“I microclimi dei vigneti della Borgogna” come Patrimonio Immateriale dell’Umanità, “Le Colline, le maison e le cantine” della Champagne come Paesaggio Culturale: questi i due dossier “enoici” che il Governo di Francia, si appresta a presentare all’Unesco nel 2014, per valorizzare ancora di più due territorio vinicoli tra i più importanti del mondo, la cui produzione è sempre più amata, consumata (e ben pagata) nei quattro angoli del Pianeta. Manca ancora l’ufficialità ma, come riportato dai media francesi, la notizia di fatto è già stata annunciata via “Twitter”: “La Ministra della Cultura Aurélie Filippetti mi appena annunciato che depositerà il dossier di candidatura a nome della Francia”, ha “cinguettato” il senatore di Digione François Rebsamen, nei lavori del “Bureau interprofessionnel des vnis de Bourgogne” (Bivb, www.vins-bourgogne.fr). Notizia che in pochi istanti è arrivata anche ad Epernay, “capitale” della “cote des Blancs”, tanto da spingere il sindaco Franck Leroy a contattare il Ministero della Cultura, che in via ufficiosa ha confermato anche la candidatura della Champagne, con il dossier inviato anche a Ministero degli Affari esteri, che ha dato parere favorevole.
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