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Il consumatore australiano, quando va a fare la spesa, trascorre mediamente 6 minuti tra gli scaffali del reparto alcolici e, per scegliere quale bottiglia di vino comprare, impiega 40 secondi. A dirlo, una ricerca della University of South Australia

Il consumatore australiano, quando va a fare la spesa, trascorre mediamente 6 minuti tra gli scaffali del reparto alcolici, e per scegliere quale bottiglia di vino mettere nel carrello impiega non più di 40 secondi, il tempo di riconoscere, in una sola etichetta, le 4 caratteristiche principali ricercate: un brand conosciuto, la varietà preferita, il prezzo giusto e una Regione apprezzata. Non c’è bisogno di sapere altro, almeno secondo la ricerca condotta, su migliaia di consumatori, dall’equipe del Professor Larry Lockshin, a capo della marketing school della University of South Australia, ma certamente le etichette più colorate e impattanti sono anche quelle in grado di attirare maggiormente l’attenzione, e a “comandare” è comunque l’abitudine.
“Ruota tutto intorno alla riconoscibilità - spiega il professore al magazine australiano “Taste” (www.taste.com.au) - perché durante il processo d’acquisto quasi nessuno si dilunga troppo nella lettura delle etichette”. E poi c’è l’aspetto abitudinario, fondamentale: l’80% degli acquisti di vino, statisticamente, ricadono su bottiglie già comprate precedentemente, anche perché, solo la metà dei consumatori s ferma effettivamente a leggere gli aspetti fondamentali del vino che sta per acquistare, ossia il vitigno, la Regione di provenienza, il marchio e l’annata.
E allora, come dovrebbe essere un’etichetta per attirare il wine lover australiano (ma certe abitudini d’acquisto riguardano un po’ tutti i consumatori occidentali, ndr)? Innanzitutto, bisogna partire dal presupposto che il 30-40% delle persone si limita all’aspetto stilistico e di design dell’etichetta, mentre il 10-14% dà grosso peso a punteggi e medaglie, mentre un altro 30% si basa quasi esclusivamente sul prezzo (ma non necessariamente scegliendo il più economico, ndr). Poi, ci sono i wine lover più ferrati, che potrebbero fare persino a meno di etichetta e contro etichetta, sapendo già esattamente cosa stanno cercando, su quale azienda puntare e su quale vino.

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