Ermanno Olmi, uno dei registi italiani più eclettici ed imprevedibili del cinema italiano, che ha dato voce alla gente comune raccontandone l’ordinarietà in un momento storico in cui il cinema era concentrato su altro, si è spento stamattina all’ospedale di Asiago a 87 anni. Classe 1931, Olmi ha dedicato la sua vita alla produzione cinematografica, declinandola in modo originale e mai scontato. Da sempre, ha avuto una particolare passione ed attenzione per il mondo agricolo e vinicolo, dedicando loro diversi corti come “L’albero degli zoccoli” e “Le rupi del vino”.
Tra i tanti film e documentari di cui è stato regista, Ermanno Olmi nel 2009 ha firmato “Terra Madre”, docu-denuncia sul mondo dell’agricoltura, che vede tra i protagonisti il fondatore di Slow Food Carlo Petrini. Durante la sua vita, il suo impegno verso la natura, il mondo agricolo e il rispetto delle piccole cose, è sempre stato spiccato, tanto da fargli ricevere diversi premi e riconoscimenti dell’ambiente, come la Laurea Honoris Causa dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo.
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