I rosati sono vini un po’ per tutte le occasioni, si abbinano facilmente anche in accoppiate estreme, sono graditi anche a coloro i quali non consumano vino regolarmente. Anche in questo caso a dettare le regole di questa tipologia in decisa crescita, la Francia. La maggior parte provengono dalla Provenza (con le denominazioni Côtes de Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence, Coteaux Varois en Provence, Les Baux-de-Provence, Palette, Cassis, Bandol e Bellet) e, a ben guardare, è proprio il caso di dirlo, sono caratterizzati da colori tenui, rosa pallido leggermente aranciato detto altrimenti color “velo di cipolla”, più che da tonalità rosa acceso o rosso, come invece siamo abituati a vederli in Italia. La società Ibizvin di Sébastien Laffitte è una commerciale vinicola che ha fiutato l’affare Rosé. Già perché nel sud della Francia e precisamente nella costa bagnata dal Mediterraneo, d’estate si stappano 3 bottiglie di rosé su 10 nel mondo. Tuttavia, non tutti i rosati made in France sono vini fatti per le vacanze e l’immediatezza gustativa. Nelle loro migliori espressioni, possono invecchiare per una decina d’anni, con interessanti evoluzioni. Non è però il caso del nostro assaggio che punta invece tutto su immediatezza e semplicità. Sapido e salino al gusto, possiede profumi fruttati sottili, uno sviluppo dolce con freschezza acida media, ma anche un po’ in debito di complessità.
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