Un marchio, Fay, indistinguibile ormai dal concetto di Valtellina. L’azienda dispiega qui, in questa zona di viticoltura nobile ed estrema, le proprie energie dal 1973. E subito la ha focalizzate e concentrate nella valorizzazione delle splendide, quanto ardue, vigne terrazzate del territorio. Nata per mano di Sandro Fay, oggi sono i figli Marco ed Elena a gestire e sviluppare in 15 ettari i destini della Società, e a custodire il profilo inconfondibile della Chiavennasca, il Nebbiolo di qui. Il cuore della produzione è a Valgella, sottozona nodale della denominazione Valtellina, che si estende nel comune di Teglio per 137 ettari. Ed è tra i “valgel”, i piccoli torrenti che le danno il nome e che circondano la Casa Morelli (Cà Moréi in dialetto), che si estendono i 2,5 ettari di vigne (a 550 metri di quota su suoli sabbiosi-limosi) culla e fonte preziosa ed eroica di questo campione valtellinese. Un vino unico figlio di un luogo specialissimo, e dell’incontro e dell’intesa tra Pietro Fay ed Emma, figlia di Mansueto Morelli. Elegante e sensuale, il rosso targato Cà Moréi, dopo la fermentazione si affina in barrique per 12 mesi. E finezza, qui, è davvero la parola giusta. Al naso la rosa e la viola affiorano e sfumano con classe, unendosi a note più speziate e sottili nuance cinerine. Fresco, dai tannini adesivi e insieme delicati, il vino ha spinta, slancio verticale, giusta energia e potenza.
(Antonio Paolini)
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