Stefano Sorlini, imprenditore bresciano del settore dell'aviazione civile (Sorlini Spa), è da non molto tempo sbarcato a Montepulciano, con un progetto enologico chiaro e deciso. Ha acquisito alcuni appezzamenti di vigneto dalla Cantina Buracchi e dalla Tenuta il Faggeto, mettendo insieme un patrimonio viticolo non secondario, che alimenta una cantina dall’approccio “green” e tradizionale, dove, per fare l’esempio più evidente, gli invecchiamenti sono condotti soltanto in legno grande. Il risultato è una gamma di vini, Rosso di Montepulciano, Nobile, Nobile “Selezione” e Riserva, solida e non priva di carattere con una declinazione del Sangiovese già di bella articolazione e personalità e un legame con il proprio territorio di origine sempre in primo piano. Ne è un buon esempio il Nobile di Montepulciano 142-4 2015 dal bagaglio aromatico inizialmente un po' nascosto da qualche riduzione, ma poi molto aperto e convincente, con il frutto rosso che incrocia cenni floreali e una bella nota di pietra focaia, a rendere i profumi quasi tattili. Anche in bocca il vino si dimostra altrettanto centrato ed anche in questo caso il suo comportamento non è certo immediato. Il sorso infatti si distende austero e non mancano durezze tanniche e acidità nervosa. Ma stiamo parlando di un Sangiovese molto coerente e verace, immancabile, quindi, ed anzi molto apprezzabile, questo suo carattere un po' scontroso.
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