Esiste un prima e un dopo. Un ante Severino Garofano e un post: almeno per quanto concerne il vino pugliese, e forse soprattutto il negroamaro. Garofano è senza ombra di dubbio l’enologo che più ha fatto, per conto suo e di altri, per rendere i vini del tacco dello Stivale all’altezza del resto del Tricolore. Naturale anche che, dopo tantissimo tempo speso a lavorare, studiare e sperimentare in funzione dei validi risultati altrui, dal 1995 abbia deciso di rivolgere le proprie fatiche ad una nuova azienda, di sua proprietà e col suo nome: in questo coadiuvato dai figli Stefano e Renata, dediti alla vigna e alla comunicazione. Siamo in Salento, nel comprensorio di Copertino, con 36 ettari a disposizione di cui 20 in affitto, pur se a conduzione diretta, con sottosuolo piuttosto variegato che muove dal tufo alla calcarenite marnosa. Rosati e rossi impeccabili con Negroamaro protagonista, come già ricordato, ricavati da agricoltura convenzionale ma con interventi chimici ridotti al minimo, nel rispetto dell’ecosistema ambientale. Fra i diversi campioni, tutti degni di nota, merita attenzione particolarissima, non fosse altro che per il felice connubio fra prezzo e qualità, l’Eloquenzia 2013: un Copertino per l’appunto “eloquentemente” fruttato, speziato e carnoso, con toni di macchia mediterranea, sapida e schioccante morbidezza al palato e timbro finale elegante e persistente.
(Fabio Turchetti)
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