La Maremma enoica rappresenta da molto tempo un luogo dove è possibile incontrare realtà produttive in grado ancora di stupire, almeno sul piano della loro capacità di produrre vini originali e per certi aspetti insospettabili. Una terra che in Toscana, resta ancora un angolo dove è possibile uno sviluppo enologico stimolante e non privo di inventiva. Ne è un buon esempio questa piccola azienda di tre ettari a vigneto coltivati a Sangiovese, Vermentino, Ansonica, Merlot, Montepulciano, Viognier, Cabernet Sauvignon, Syrah e Fiano, che sembra abbia trovato un percorso qualitativo, specialmente “bianchista”, davvero interessante. Al di là dei nomi un po’ bizzarri scelti per la sua produzione, Le Spighe produce due vini rossi Doc Maremma Toscana, “Eccolo” (Sangiovese, Cabernet Sauvignon, Syrah e Merlot) e “Strullo” (Sangiovese, Syrah e Merlot) e quattro bianchi Doc Maremma Toscana, “Toccattè” (Fiano in purezza), “Giragira” (Ansonica in purezza), “Ullalà” (Vermentino, Fiano e Viognier) e “Eraora” (Vermentino e Ansonica). Quest’ultimo, nella versione 2016, possiede un profilo aromatico particolarmente fresco e sfaccettato che passa da cenni di fiori di tiglio alla frutta bianca ai ricordi agrumati, trovando in bocca il suo punto di forza in uno sviluppo contrastato e di grande sapidità, a richiamare il salmastro dell’aria marina, che facilmente raggiunge i vigneti aziendali.
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