Angelo Gaja e i suoi vini non rappresentano soltanto l’esempio forse più cristallino del successo mondiale dell’Italia enoica, ma anche una vera e propria “case history”. Eppure il personaggio preferisce considerarsi un artigiano: esperto in niente ma a conoscenza di un po’ di tutto. Come in una completa sintonia con il sentire del Rinascimento, lui che è il portabandiera di quello che è stato definito, appunto, il “Rinascimento vitivinicolo” italiano. Diplomato alla scuola enologica di Alba e laureato in economia e commercio a Torino, arriva in azienda agli inizi degli anni ‘60, ed oggi nell’azienda di famiglia sono arrivati i figli Gaia, Rossana e Giovanni. Se Gaja è per lo più sinonimo di rossi, difficile non rimanere colpiti anche dai bianchi. Il Gaja & Rey è un vero e proprio campione di bontà, eleganza e perfezione stilistica. Sono davvero pochissimi i bianchi italiani che possono reggere il confronto con questo vino, capace di evocare i migliori esempi mondiali di Chardonnay. Le sue caratterizzazioni olfattive sono a dir poco complesse: nel bicchiere si succedono aromi di erbe aromatiche, frutti a polpa bianca, ricordi del rovere di affinamento, leggere note idrocarburiche e cenni di tabacco dolce. Al gusto, il vino, è cristallino, cremoso, finissimo, con lievi cenni minerali. Finale di grande articolazione, profondo e dal retrogusto di foglia d’alloro, mandorla e pepe verde.
Copyright © 2000/2024
Contatti: info@winenews.it
Seguici anche su Twitter: @WineNewsIt
Seguici anche su Facebook: @winenewsit
Questo articolo è tratto dall'archivio di WineNews - Tutti i diritti riservati - Copyright © 2000/2024